50 sfumature di sci-fi

Un bel giorno potreste scoprire di essere un clone-marito usa e getta acquistato da vostra moglie che poi vostra moglie non è. In un futuro non troppo distante la psicologia potrebbe essere interamente riscritta dopo una rivoluzionaria scoperta che vedrà la mente umana abitata da mostri di ogni tipologia: mostri che formerebbero una fauna onirica ricca e variopinta il cui squilibrio ecologico causerebbe le malattie mentali che conosciamo. In un degradato avvenire, invece, sarà inventato uno spray da assumere per bocca in grado di far viaggiare chi lo assume tra gli universi paralleli, non escludendo eventuali controindicazioni. Senza indurvi nella paranoia più sfrenata, il vostro lettore e-book potrebbe essere senziente, maledicendovi magari quando lo adoperate senza esservi lavati le mani. Si spera che nessuno di noi possa ritrovarsi un malaugurato giorno vittima di una falla temporale, costretto a vedere la sua vita scorrere a velocità drammaticamente alta, ricordandosi poco o niente, in seguito a una notte d’amore sconvolgente.

Le eventualità appena elencate non sono la conseguenza dell’uso di stupefacenti da parte di chi scrive: sono soltanto una minima parte delle storie presenti nell’antologia tutta italiana dal titolo 50 sfumature di Sci-fi. Il titolo, oltre a parafrasare un recente best seller che con la fantascienza e i suoi lettori/lettrici ha ben poco a che fare, si attiene al suo contenuto visto che i cinquanta racconti inseriti all’interno si muovono su numerosi piani diversi. Si va appunto dalla fantascienza sociologica nel senso più stretto del termine all’hard science fiction (anche se poca), ai viaggi nel tempo, alla sf umoristica, alla space opera e via discorrendo. Sembra di leggere una specie di manualetto, utile anche per far cambiare idea a chi pensa che la fantascienza sia un genere limitato.

Oppure, senza esagerare, quello di cui stiamo parlando è un libro (precisamente un e-book) che può far innamorare coloro che questo genere letterario lo hanno sempre ignorato o pregiudizialmente mal considerato. I cinquanta racconti presenti nella raccolta sono appunto un antidoto contro i pregiudizi che gli stessi italiani nutrono nei confronti di loro stessi, per quanto riguarda la narrativa sci-fi di nostra produzione.

Per una serie di associazioni mentali viene a questo punto da farsi una domanda: sarebbe stato possibile pubblicare questi racconti in formato cartaceo? Più nello specifico, sarebbe stato possibile pubblicare una simile raccolta sotto forma di libro di carta, economicamente e burocraticamente parlando? E se sì, quale sarebbe stato il prezzo in libreria? E di conseguenza, quanta gente lo avrebbe comprato e quindi letto? Il mercato degli e-book va tenuto in seria considerazione, soprattutto se si vuole accedere alla gran parte della fantascienza made in Italy, con tutti i rischi del caso.  

50 sfumature di sci-fi è piuttosto emblematico. Con una cifra irrisoria si ha accesso a una serie di racconti molto validi (almeno il 60% di essi), sebbene dopo un po’ si tenda a dimenticare la gran parte degli autori/autrici (a meno di non tornarci su) visto che sono veramente tanti e ognuno di essi partecipa con una quindicina di pagine kindle. Fa’ piacere vedere insieme, in una stessa raccolta, autori noti come Dario Tonani e scrittori/scrittrici sconosciuti/e o quasi (almeno per il momento). Sorprende che nonostante questa caratteristica la lettura sia complessivamente piacevole, seppur con alti e bassi, ma del resto neanche il vecchio John W. Campbell sarebbe riuscito a dare vita a una raccolta di cinquanta (cinquanta!) racconti senza toppare un pochino.

50 sfumature sci-fi è dunque un esperimento in buona parte riuscito nonché un’opera ambiziosa che fa ben sperare per il futuro della sf nostrana, un futuro che dipende sempre più dall’editoria digitale (inutile girarci intorno), alla quale anche i più reticenti e affezionati al cartaceo farebbero bene ad aprirsi senza pentimenti.