Abaddon’s Gate – La fuga, di James S. A. Corey

 Bull sentì un crescente rispetto per Jim Holden, lo stesso rispetto che avrebbe riservato a un serpente a sonagli. Quell’uomo era pericoloso, semplicemente perché era sé stesso.
(trad. di Stefano A. Cresti)

 

Seconda di copertina: 
Per generazioni, il sistema solare – Marte, la Luna, la fascia degli asteroidi – è stato la grande frontiera dell’umanità, il confine oltre il quale si estendevano mondi sconosciuti e insondabili, fino al giorno in cui un artefatto alieno ha abbandonato la sua orbita di operatività, sotto le nuvole di Venere, ed è apparso nell’orbita di Urano dove ha dato vita a un enorme portale, la via che conduce a un’oscurità senza stelle. Jim Holden e l’equipaggio della Rocinante fanno parte di una spedizione organizzata per raggiungere il misterioso artefatto e svelarne gli arcani. Il loro scopo è comprendere se, per il genere umano, il portale sia una minaccia o una straordinaria opportunità. Non sanno che un’intelligenza superiore ha ordito una trama segreta che ha come obiettivo la distruzione di Holden e di chiunque voglia conoscere ciò che deve rimanere ignoto. Gli uomini della Rocinante non immaginano che il pericolo peggiore è più prossimo a loro di quanto non sembri…

 

Anche in questo terzo capitolo della serie The Expanse il motore della storia è l’incontenibile Jim Holden. Sebbene non gli venga dedicato lo spazio riservatogli in precedenza, a favore di nuovi personaggi, il capitano della Rocinanteè sempre al centro della vicenda con le sue azioni, più o meno volontarie ma sempre altamente rischiose per sé e per i membri del suo equipaggio. Né vengono meno rispetto al passato l’alto tasso di adrenalina e i continui colpi di scena, abilmente descritti con uno stile semplice e scorrevole, che non eccede con il linguaggio tecnologico caro a tanta Hard Science Fiction.
Positivo per l’affezionato alla serie è anche il (parziale) ritorno dalla finestra di un importante personaggio che, alla fine del primo romanzo, era stato fatto uscire dalla porta principale.
Lo scenario poi si sposta ai confini del sistema solare: vengono così gettate le basi per la seconda parte della serie, composta da altri due romanzi da noi ancora inediti, seppure per poco. Grandi sorprese si preparano quindi per il fedele lettore, sorprese che dovrebbero rispolverare il sense of wonder dei tempi d’oro della fantascienza.
Chi scrive non pensa che Daniel Abraham e Ty Franck, gli autori statunitensi che si celano dietro lo pseudonimo James S.A. Corey, sfoggino grande originalità o abbiano rivoluzionato il genere della Space Opera ma sicuramente, con l’epopea cosmica di The Expanse, gli hanno somministrato una forte dose di appealper il grande pubblico, anche digiuno di fantascienza. All’inizio gli autori dedicano quest’opera al collega Walter Jon Williams, lo scrittore che con i suoi romanzi – tra cui gli splendidi “La voce del vortice” (Voice of the Whirlwind,1987) e “Stazione Angelica” (Angel Station, 1989) – è stato tra le principali fonti d’ispirazione per il loro ciclo.
In definitiva il prodotto continua a funzionare. Ricordiamo che da questa epopea spaziale è stata tratta anche una serie televisiva, da poco approdata alla seconda stagione. 

 

James S.A. COREY, ABADDON’S GATE – LA FUGA (Abaddon’s Gate, 2013), trad. di Stefano A. Cresti, Fanucci, pp. 590, 2016, prezzo 19,00 € (ebook 4,99 €).