Assedio, di Vincent Spasaro

Qualcuno domani non si alzerà.

Dormi, dormi, città dei miei incubi. Dormi, perché noi vegliamo su di te. Ti leviamo dai piedi i vagabondi, meglio se vivi.

 

Dalla seconda di copertina:

Nella Sarajevo stretta nella morsa dell’assedio più spaventoso che l’Europa abbia visto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’agente Stefan Weiss sta per vivere una notte davvero speciale. Chiamato a pattugliare un vecchio palazzo scopre la Stanza 41, in cui avvengono atroci omicidi e da cui le persone sembrano non fare più ritorno. L’Osservatrice dell’ONU Elèna Hahn-Kraus deve risolvere il caso prima dell’alba per evitare un incidente internazionale e decide di affidarsi al Cieco, necromante dalla dubbia fama e dalle origini avvolte nel mistero. Ma in quella notte infinita, dove le bombe sono quel che di meno spaventoso può accadere, il destino ha in serbo per tutti un’avventura agghiacciante nei cunicoli di un labirinto senza tempo capace di ingoiare le anime.

 

Con ASSEDIO (pubblicato nel 2011 da Mondadori nella collana Segretissimo, riproposto nel 2014 da Edizioni Anordest, in extended version) Vincent Spasaro spinge ai confini estremi la propria immaginazione: il risultato è un fanta-horrorcriptico, che lascia spazio a innumerevoli analisi critiche e a vari livelli di lettura. Le atmosfere sono lugubri e soffocanti, non solo nel caso dello stabile dove si trova la misteriosa Stanza 41. Le scene sono sature di paura, l’aria è maleodorante, il freddo umido e pungente, il senso di oppressione vissuto dai cittadini di Sarajevo durante l’assedio è reso perfettamente dallo stile essenziale e tagliente dell’autore romano.

Il titolo non si riferisce soltanto all’assedio storico, quello che ha tenuto in ostaggio la capitale bosniaca tra il 1992 e il 1996, ma anche al senso di accerchiamento che il protagonista, l’agente ONU Stefan Weiss, e con lui molti personaggi secondari, prova in una situazione tanto complessa quanto inspiegabile, concentrata per intero nello svolgere di una notte.

L’unica figura padrona delle proprie azioni e capace di affrontare le circostanze con cognizione di causa è quella del Cieco, un “necromante” che, si verrà a sapere, compare sugli scenari di guerra. Nell’universo creato da Spasaro, infatti, i conflitti armati provocano dei veri e propri terremoti nel continuum spazio-temporale, con conseguente proliferazione di fenomeni soprannaturali quali manifestazione di fantasmi, comparsa di demoni e, nel caso specifico di ASSEDIO, l’apertura di passaggi verso altre dimensioni.

Tutta la storia in definitiva è un viaggio allucinato, attraverso uno stato di sogno per arrivare, dopo essersi districati in un labirinto al tempo stesso reale e metafisico, alla rivelazione finale. Rivelazione che sconvolgerà i punti fermi che il lettore si era fatto nel corso della trama e svelerà molti enigmi.

Una raccomandazione è quella di non trascurare nessuna frase di questo romanzo: ogni parola è attentamente studiata dall’autore e inserita in un quadro in cui nulla è superfluo.

A prescindere dal giudizio che si possa dare al libro, le suggestioni che esso trasmette nelle sue scene, spesso oniriche, spesso crudelmente realistiche, sono paragonabili a quelle di pochi altri romanzi fantastici, soprattutto italiani.

A chi già conosce “Il demone sterminatore” (2013), Vincent Spasaro si conferma uno scrittore che sa operare sulla mente del lettore, in maniera quasi magica. Non ci si può che augurare che questa sua attitudine si manifesti ancora in futuro.

 

Vincent SPASARO, ASSEDIO, Edizioni Anordest, collana Criminal Brain, 316 pp., 2014, prezzo 12,90 €.