Coyote Rising, di Allen Steele

Anarchici, libertari, collettivisti (e il loro contrario: militari, cospiratori, gerarchi) hanno cercato ugualmente rifugio su Coyote, la luna maggiore del pianeta Orso, nel sistema 47 Ursae Majoris. La prospera colonia interstellare si presenta come un posto ideale per lo smaltimento dei terrestri in esubero. Ma non solo in esubero: da quando l’astronave Alabama ha sbarcato i primi insofferenti sul mondo che promette di diventare una nuova patria, la voce si è sparsa e dalla Terra sono arrivati molti altri pellegrini. Ora Coyote comincia a diventare a sua volta un mondo sovrappopolato e ricco di sfaccettate ingiustizie. Per fortuna i coloni non si perdono d’animo: chi vuole stroncare gli spiriti liberi deve aspettarsi una resistenza strenua, anzi una vera e propria guerra. Ambientata in un grande miscuglio di razze, popoli e tranelli. 
(dalla quarta di copertina…che non rispecchia molto la vera natura/trama del romanzo)

Coyote Rising appartiene al Ciclo di Coyote che è così articolato:

COYOTE SERIES

  1. A) Coyote Trilogy:

1) Coyote (2002)

2) Coyote Rising (2004)

3) Coyote Frontier (2005)

 

  1. B) Coyote Chronicles:

1) Coyote Horizon (2009)

2) Coyote Destiny (2010)

 

  1. C) Coyote Spinoff:

1) Spindrift (2007)

2) The River Horses (2007)

3) Galaxy Blues (2008)

 

“Questa è la storia del nuovo mondo. Non inizia laggiù, comunque, ma sulla Terra, negli ultimi anni del Ventesimo secolo.”

Nel Gennaio 2014 Urania pubblica Coyote (Urania n.1602), primo romanzo del ciclo di Coyote ( Qui trovate la mia recensione). Questo mese in edicola potete trovare la seconda parte della Trilogia Base di Coyote: Coyote Rising.

Sia Coyote che Coyote Rising sono Fix-Up Novel, ovvero romanzi formati dall’unione di diversi racconti (usciti originariamente su Asimov’s Science Fiction).

In Coyote si narra della partenza della astronave Alabama alla volta di Coyote, luna di un gigante gassoso del sistema 47 Ursae Majoris. La Terra sta esaurendo le risorse, è sovrappopolata ed è alla deriva anche dal punto di vista sociale e politico, il riscaldamento globale ha reso inabitabili parecchie zone, molti litorali sono stati inghiottiti dagli oceani e le colonie di Luna e Marte (la cui terraformazione è stata un disastro) non possono accogliere più di un tot di persone. Coyote sembra essere l’unico pianeta abitabile dello spazio conosciuto. Il governo terrestre decide così di inviare una prima spedizione su Coyote con lo scopo di stabilire una colonia che verrà poi popolata e rifornita da altre astronavi che partiranno dalla Terra dopo la Alabama. Ma le cose vanno subito male… un gruppo di Dissidenti Intellettuali prende il comando della Alabama e la porta fino a Coyote. La Terra cercherà di riassumere il controllo di Coyote… ed il conflitto tra istituzione e dissidenti non è che agli inizi….

Allen Steele, 2 volte vincitore del premio Hugo,  è un autore che apprezzo molto: avventuroso, dallo stile asciutto e scorrevole, è un autore che va dritto al cuore delle storie riuscendo a tenere il lettore incollato alle pagine. Il formato racconto o romanzo breve gli è estremamente congeniale ed oltre tutto gli permette di disvelare a suo piacimento vari pezzi del puzzle che si va via via componendo; nei vari racconti si alternano diverse voci narranti infatti alcune storie sono raccontate in terza persona mentre altre sono narrate in prima persona da diversi personaggi; alcuni racconti sono sotto forma di diario (e ricordano i diari di esploratori come Lewis e Clarke), altri sono report scientifici, un racconto è addirittura un insieme di articoli pubblicati sull’unico giornale di Coyote; il penultimo racconto di Coyote Rising (quello che “chiude la vicenda”) è addirittura composto da una serie di mini racconti, ognuno con protagonisti differenti ma che si svolgono contemporaneamente, un racconto davvero delizioso nel corso del quale Steele tiene la tensione a livelli altissimi fino allo scoppiettante finale.

Le storie si susseguono in ordine cronologico ma tra una storia e l’altra ci sono salti temporali di qualche mese o al massimo di un anno.

Coyote Rising è accompagnato da alcune mappe:

Solo il 5% della superficie di Coyote è stata esplorata, il 95% è territorio sconosciuto. Come potete vedere su queste carte c’è segnato poco o niente…. ma man mano che procederete nella lettura di Coyote e Coyote Rising quei posti si riempiranno di nomi…. cittadine, villaggi di frontiera, fiumi, montagne, gole, crepacci, foreste, passi, isole, ponti, flora e fauna sconosciute… come potete immaginare è una goduria per la vostra immaginazione! Da un lato siamo trasportati a 46 anni luce dalla Terra e ci ritroviamo ad esplorare un pianeta sconosciuto, dall’altro viviamo una serie di eventi-chiave per lo sviluppo di Coyote e della sua società; dopotutto il sottotitolo originale dei primi 2 romanzi del ciclo è proprio “Una storia di Colonizzazione Interplanetaria” e “Una Storia di Rivoluzione Interplanetaria“. Effettivamente il Ciclo di Coyote rappresenta l’epopea della frontiera americana trasposta nello spazio, è la Rivoluzione Americana spaziale; in Coyote riecheggia continuamente il Grande Sogno Americano intriso di libertarismo/liberalismo; tutto questo, affiancato da una prosa asciutta e diretta, riporta alla mente i grandi narratori americani della Golden Age of Science Fiction, come Robert A. Heinlein e Joe Haldeman.

Bisogna anche dire che i romanzi di Steele sono romanzi d’evasione molto ben fatti e non hanno particolari pretese; sono qualcosa di completamente diverso, ad esempio, della Trilogia Marziana di Kim Stanley Robinson. Nel ciclo di Coyote non c’è un grande approfondimento psicologico, ci sono i simpatici e gli antipatici, gli eroi e le persone qualunque, e sebbene si intraveda la rivoluzione americana non c’è un approfondimento politico ma c’è solo il bene ed il male. E’ tutto molto semplificato.

Steele ha ben programmato lo sviluppo delle vicende, non perde mai lo sguardo d’insieme e tiene ben salde le redini della narrazione; il tutto sembra quasi pensato come un unico grande romanzo e le pochissime imprecisioni sono relegate a dettagli secondari.

L’ultimo racconto di Coyote Rising pone le basi per il successivo romanzo, “Coyote Frontier“.
Ora…tra la pubblicazione di Coyote e quella di Coyote Rising sono passati più di 2 anni e mezzo….. dovremo aspettare altrettanto per leggere Coyote Frontier?
Non parliamo poi degli altri romanzi del ciclo….

….personalmente ho gradito molto i primi 2 romanzi del ciclo e mi sa che leggerò i romanzi seguenti in Inglese….
A proposito di Ciclo: Urania ha pubblicato,diversi anni fa, uno dei romanzi appartenenti al sotto-ciclo Coyote Spinoff, ovvero “Galassia Nemica” (Galaxy Blues, 2008; Urania n.1566).

Coyote Rising (Coyote Rising, 2004), Traduzione di Giulia Failla, Copertina di Franco Brambilla; Urania Mondadori;
308 pagine, 125 x 195, brossura – Disponibile in cartaceo e digitale.