Crisis A, cura di Alberto Cola e Francesco Troccoli

Crisis è un antologia di 8 racconti curata da due big della fantascienza italiana; Francesco Troccoli e Alberto Cola, edita da Edizioni Della Vigna nella collana Fermenti n. 13. Cover di Luca Frasca dal titolo “…a che ora è la fine del mondo”.

Francesco Troccoli, blogger (con un Premio Italia 2012 per il miglior sito web amatoriale) e scrittore, tra i suoi lavori troviamo Ferro Setto e Falsi dei e moltissimi racconti.

Alberto Cola, autore di narrativa fantastica fin dal 1990, tra i suoi lavori troviamo Goliath, Lazarus (vincitore del premio Urania 2009) e moltissimi racconti.

La sinossi inizia così:

Abbiamo chiesto agli autori di questa raccolta di immaginare un mondo collocato in un futuro non troppo lontano. Abbiamo chiesto loro di raccontarci una storia ambientata in una qualsiasi regione terrestre e in un periodo posto a un massimo di cento anni dalla “più grande recessione planetaria di tutti i tempi”.

Definirei questa antologia  “fantascienza sociale”: il tema, come suggerisce il titolo, è la crisi economica, non una crisi futura o ipotetica come in romanzi come Effetto Valanga di Mack Reynolds o La carovana di Stephen Goldin, ma  una crisi che noi sentiamo molto da vicino, e ne osserviamo gli effetti attorno a noi e attraverso i media. Gli autori quindi raccontano, ognuno a modo suo, con le loro estrapolazioni, gli sviluppi e le degenerazioni della  crisi che ci sta affliggendo, portandoci a immaginare come sarà un possibile domani, dopo la crisi, se la superermo, e che risorse avremo, come vivremo e cosa faremo.

Tema interessante quello della crisi: è interessante soprattutto vedere come se la cavano gli scrittori nostrani alla prese con un argomento già trattato da  moltissimi autori di fantascienza oltre oceano,. Ritengo in generale che gli autori italiani se la cavino abbastanza bene e penso che questi racconti siano molto interessanti, e  adatti anche per chi non apprezza di solito la fantascienza. C’è di tutto in questi racconti: qualcuno ipotizza saccheggi organizzati (L’anima al diavolo), altri descrivono paesi prima poveri che chiudono i confini (Nove anni), e ancora  il ritorno alla terra, alla vita contadina, (La saggezza delle montagne), scafisti che viaggiano verso la Grecia, nuova terra promessa, (Ne mai più toccherò le sacre sponde), chi cerca di sfuggire a una dittatura tecnologica (Terzo mondo), chi cerca di spiegare uno spread un po’ particolare (Lo Spread spiegato a mio figlio), chi ipotizza come vivere come un Serpente Nero tra due città dopo aver vissuto in entrambi i posti (Le due città), o come far partire un razzo e riavviare l’epopea spaziale nella discarica italiana (Meno dieci). E ancora c’è chi racconta la crisi a pochi anni dall’anno attuale, e chi esplora più in la nel tempo gli assetti geografici modificati dalla crisi, la politica che cambia, forme sociali nuove. Tutti i racconti sono razionali, e le estrapolazioni degli scrittori risultano accettabili, anzi anche molto probabili.

Ultime note personali: il,libro in definitiva risluta di gradevole e facile lettura. Personalmente amo le antologie che posso leggere e accantonare momentaneamente, per poi riprenderle in un altro momento. In questo caso, la lettura è stata abbastanza continua, ininterrotta: ho letto un racconto tutte le sere prima di addormentarmi e ho finito in fretta il libro.

Antonello Perego

Gli autori e i racconti:

Giulia Abbate – Nove anni
Donato Altomare – L’anima al diavolo
Francesco Grasso – La saggezza delle montagne
Alessandro Morbidelli – Terzo mondo
Luigina Sgarro – Le due città
Andrea Angiolino e Francesca Garello – Né più mai toccherò le sacre sponde
Alessandro Vietti – Lo Spread spiegato a mio figlio
Gabriele Falcioni – Meno dieci