Diario fantascientifico, ovvero le segnalazioni di un appassionato nostalgico (IV puntata)

L’ULTIMO ASTRONAUTA di Alastair Reynolds

Il primo post è dedicato ad Alastair Reynolds. Si tratta di un romanzo breve, giunto in finale al Premio Hugo e al premio Locus nel 2011, intitolato L’ultimo cosmonauta e pubblicato dalla casa editrice Delos Books. La tematica è quella dei Big Dumb Obiects (Grandi Oggetti Muti, letteralmente). L’opera rientra in quella categoria che prende spunto dall’esplorazione di misteriosi, giganteschi manufatti alieni, risalenti probabilmente a civiltà antiche e dimenticate, e che viene spesso definita come fantarcheologia. In questa categoria rientrano classici come Incontro con Rama di Arthur Clarke, come il ciclo dell’Heritage Universe di Charles Sheffield, e ancora Il sonno degli dèi (The Engines of God, 1995) di Jack McDevitt, ma soprattutto il grande capolavoro di Frederik Pohl La porta dell’infinito (Gateway, 1976).

Un oggetto spaziale non identificato, o meglio un Big Dumb Object, che irrompe nel sistema solare, un mondo in preda a una cupa dittatura sovietica, una spedizione verso la “Matrioska” (così definito il BDO), uno dei cosmonauti reduci della spedizione che vaga nelle gelide terre della russia futura inseguito dai segugi dello stato… questi sono gli ingredienti di un romanzo breve ben congegnato, e al di fuori del ciclo della Rivelazione, del nostro Alastair Reynolds. Troika, questo il titolo originale, fu considerato tra le migliori novelle dell’epoca. Avvincente, cupo come un thriller mozzafiato, merita imho un tentativo di recupero.

 

IL SEGRETO DEGLI ASADI di Michael Bishop

Un altro consiglio su un romanzo apparso molti anni fa, da recuperare sulle bancarelle oppure on line. Michael Bishop è un autore assai sottovalutato, che ha sempre scritto dell’ottima fantascienza antropologica. se vi piacciono le civiltà aliene imperscrutabili questo dovete leggerlo.
“Su BoskVeld, il quarto pianeta del sistema di Denebola, la razza aliena degli Asadi è un enigma per gli esploratori terrestri. Creature primitive dall’aspetto umanoide, gli Asadi sono privi di qualsiasi identità sociale, e la loro esistenza è regolata da ritmi monotoni e incomprensibili. I loro occhi caleidoscopici, simili a spesse lenti dai colori cangianti, riflettono il mistero di una natura totalmente aliena. Per lo xenologo Egan Chaney esiste un solo modo per scoprire il segreto di questa razza: avventurarsi da solo nell’immensa Landa Synesthesia e studiarla da vicino. Lentamente, Chaney individua nel comportamento degli Asadi le movenze di uno strano ed orribile rituale, e quello che era iniziato come uno studio etnografico, diventa un susseguirsi di esperienze sconvolgenti, che proiettano lo scienziato sull’orlo dell’alienazione psichica. Chaney lascia tuttavia una preziosa testimonianza: una raccolta di note, appunti e registrazioni che documentano la sua straordinaria esperienza tra gli Asadi. Ma si tratta di un autentico resoconto o di fantasie allucinatorie? E qual è il segreto dei “libri visivi” raccolti in un tempio evanescente a forma di pagoda, o delle inquietanti creature che sembrano vivere in simbiosi con gli Asadi?”

Il segreto degli Asadi è senz’altro la sua opera migliore, imho.

 

OCCHI DI FUOCO / IL TEMPO E’ IL SOLO NEMICO / L’ALTERNATIVA di Michael Bishop

Cosa altro consiglio di Michael Bishop? Altri tre romanzi, sempre apparsi in italia vari decenni fa. Sul genere del contatto con gli alieni e fantascienza antropologia, consiglio un altro cosmo argento dell’epoca, Occhi di fuoco. La sf antropologica e i viaggi nel tempo (fino all’era dei neanderthal) erano alla base del suo unico premio nebula per il miglior romanzo, e cioè Il tempo è il solo nemico. E infine un bell’omaggio a Phil Dick, davvero molto ben scritto, sul tema delle realtà mutevoli, L’alternativa. Da leggere tutti e tre, con calma, ovviamente. se poi leggete in inglese, potrei consigliarvi le sue imperdibili raccolte…

 

SUPER CANNES / REGNO A VENIRE di J. G. Ballard

Un paio di romanzi impegnati e poi qualcosa di più “facile”. Di JG Ballard si è sempre parlato tanto qui (e anche altrove, in convegni e riunioni anche tra amici). Di solito però si parla delle sue prime opere, o dei suoi splendidi racconti, o ancora delle sue visioni oniriche e allucinate (La mostra delle atrocità, Crash…). Io oggi vi consiglio invece due romanzi del tardo Ballard, degli anni duemila, gli anni in cui l’autore, pur mantenendo una visione straniante della realtà, ci mostra i lati più negativi della società occidentale. Due romanzi a loro modo apocalittici, due satire graffianti del mondo moderno che mi hanno davvero colpito. Uno, Super Cannes, racconta le disavventure di un pediatra inglese nella cittadella aristocratica francese Eden-Olympia, costruita da una ditta hi-tech multinazionale e sfuggita al controllo dei ideatori e della mente umana. L’altro, Regno a venire, dipinge un altro mondo moderno, quello di un immenso centro commerciale britannico, divenuto teatro di una lotta senza esclusione di colpi (anche un po’ truculenta) per la conquista di un nuovo potere. Letture impegnative, certo, ma gratificanti. Sf? Romanzi apocalittici? Non so, forse sì, forse no. E’ così importante?

 

SPIN di Robert Charles Wilson

Un altro mio consiglio è Spin, un romanzo di Robert Charles Wilson, altro grande autore assai sottovalutato in italia. Si tratta della sua opera più importante, un premio Hugo fino ad ora inedito nel nostro paese, che ho apprezzato moltissimo. E’ un romanzo di ampio respiro, alla Clarke, che si svolge nell’arco di secoli e pone l’umanità di fronte alla scoperta di una porta sull’infinito e di fronte a un mistero galattico di grandi proporzioni e dalle incredibili conseguenze sul nostro futuro. E’ anche un bel thriller pieno di suspance. Lode all’amico Emilio Ics per il coraggio avuto nel portarlo in Italia. Da non perdere. Per inciso, il romanzo ha due seguiti che sviluppano e concludono l’idea iniziale, Axis e Vortex.

 

ELYSIUM FIRE di Alastair Reynolds

“Tom Dreyfus è un prefetto, un funzionario di polizia, uno dei migliori. Lavora nella sfaccettata e utopica società di Glitter Band, anello di asteroidi spaziali di diecimila habitat umani che orbitano intorno al pianeta Yellowstone e il suo lavoro è tutta la sua vita.”

Ritorna Tom Dreyfuss, un poliziotto pieno di dubbi e difetti umani ma alle prese con minacce drammatiche e al di fuori della portata dei comuni mortali. Glitter Band, il variegato conglomerato di habitat abitato dai Demarchisti e dalla società più democratica della storia, è di nuovo preda di misteriosi pericoli. un fuoco neurale che uccide in maniera tempestiva e irrimediabile, un morbo che può distruggere l’intero sistema solare, un predicatore cupo e populista che trama per far crollare la struttura dei prefetti e l’unità sociale, l’agglomerato degli Ultra, ai limiti del sistema solare, con le loro armi arcane e potentissime, una coppia di giovani virgulti di una delle più antiche e potenti famiglie, detentori anch’essi di poteri quanto mai oscuri e minacciosi….un’avventura cupa e avvincente come solo Alastair Reynolds sa creare. Meno ambizioso in termini di ambientazioni galattiche delle sue celebri trilogie, Elysium Fire, come Il prefetto, è un’ottima lettura che tiene avvinti fin dalle prime pagine e non può deludere i numerosi fan di questo autore. Da non perdere.