Echo, di Jack McDevitt

Dall’autore di Seeker (vincitore del Premio Nebula nel 2006), Cauldron, fornace di stelle, e del bellissimo Il sogno degli dèi, esce su Urania un altro romanzo ambientato nel lontano futuro (con l’umanità ormai sparsa su mille pianeti) e avente a protagonista l’antiquario galattico Alex Benedict e la sua assistente Chase Kolpath.

Si tratta di una serie di gialli fantascientifici che abbinano sapientemente le avventure spaziali con un intreccio mistery. Echo non si discosta dalla formula della serie, ormai giunta al sesto romanzo. L’opera, pur non raggiungendo vette di eccellenza (Seeker e l’inedito Polaris sono decisamente superiori), si lascia leggere gradevolmente. Consigliato per una lettura distensiva e senza troppe pretese.

Riprendo brevemente la trama dal blog di Urania:

In una galassia singolarmente sterile e vuota, dove non esistono i variopinti  ‘alieni’ della fantascienza (tranne per una trascurabile razza di secondo piano), commerciare in reperti archeologici significa alimentare, con quel poco che si può, l’inguaribile tendenza a immaginare che un tempo i nostri dissimili ci furono davvero. Così, quando Alex Benedict e la sua più fidata collaboratrice, Chase Kolpath, trovano una tavoletta di pietra che sembra parlare il linguaggio di una civiltà sconosciuta, rinascono le speranze di un incontro sempre possibile, forse auspicabile, con una forma di vita diversa dall’uomo.

Per la cronaca e per i fan di McDevitt, il Ciclo di Alex Benedict è composto dai seguenti titoli:

1. A Talent for War, 1989
2. Polaris, 2004
3. Seeker, 2006 (Seeker, Urania 1546, 2009)
4. The Devil’s Eye, 2008
5. Echo, 2010 (Echo, Urania 1593, 2013)
6. Firebird, 2011