Falsi dei, di Francesco Troccoli

Quando aprii gli occhi, un opprimente biancore esplose e mi abbagliò.”

Con queste parole comincia FALSI DEI, secondo romanzo del ciclo dell’Universo insonne, scritto dal romano Francesco Troccoli.

Come nel precedente “Ferro Sette” (Curcio, 2012), anche in FALSI DEI l’autore affascina con il meglio della fantascienza: battaglie spaziali, viaggi nel tempo, un pianeta esotico che nasconde un segreto, esoscheletri da combattimento, telepatia, mutanti, tuffi all’interno di realtà virtuali, senza dimenticare l’elemento che caratterizza l’opera, ovvero la perduta capacità di dormire. Nella storia della galassia futura, colonizzata dagli esseri umani, il sonno è stato bandito dall’esistenza, nel nome del lavoro e del profitto.

Sebbene FALSI DEI si possa leggere autonomamente, la lettura di “Ferro Sette” è consigliata: chi conosce il primo capitolo della saga apprezzerà i numerosi riferimenti che vanno ad arricchire il quadro, complesso e multiforme, di questo universo.

I confronti, positivi che vengono in mente sono con i romanzi di Asimov, Heinlein, Herbert. Troccoli sorprende piacevolmente per l’attenzione riposta sulla storia. Attenzione che non sempre si riscontra nella fantascienza nostrana, troppo spesso imperniata su atmosfere, suggestioni e ammiccamenti a grandi opere ma carente, per non dire deludente, dal punto di vista della trama. I personaggi di Troccoli sono invece convincenti, i dialoghi essenziali e mai banali, la vicenda veloce, intrigante e piena di colpi di scena. Non ci sono punti morti o descrizioni monotone e superflue.

Inoltre il romanzo è in grado, nella parte conclusiva, di strappare qualche lacrima, o quantomeno di far luccicare gli occhi: soprattutto chi segue Tobruk Ramarren fin dalla precedente avventura, si affezionerà al protagonista, nonché alla sua cerchia di amici e parenti. E come accade per i migliori libri, alla fine se ne sente subito la nostalgia.
Altro confronto, che viene in mente a chi scrive, è quello con lo scrittore americano John Scalzi, autore della fortunata serie Old Man’s War e fresco vincitore del premio Hugo 2013 con il romanzo Redshirts: entrambi sono scrittori giovani, versatili, bloggers, amanti della fantascienza classica, specie quella militare, e abili a tal punto da riproporla aggiornata, rendendola godibile a tutte le schiere, vecchie e nuove, di appassionati.

Quindi, se siete amanti dell’avventura nello spazio, questo romanzo non vi deluderà. Anzi, conclusa l’ultima pagina, aspetterete con ansia il prossimo capitolo, in preparazione. 

Francesco TROCCOLI, FALSI DEI, Armando Curcio Editore, collana ELECTI, 320 pp., 2013.