I pirati del cielo, di Chris Wooding

Se sul fronte fantascientifico Fanucci latita un po’ (a parte le ristampe dell’opera di P.K. Dick) altrettanto non si può dire del suo impegno sul genere fantasy. La pubblicazione dei numerosi romanzi di Brandon Sanderson (tra cui le conclusive parti del ciclo lasciato incompiuto da Robert Jordan) ne è prova significativa, come anche la recente uscita de La luna che uccide della Nora Jemisin, una delle migliori autrici  del momento (è curioso che della Jemisin esca, praticamente in contemporanea, anche I centomila regni, il ciclo che l’ha resa famosa, per opera della Gargoyle). Stefano Sacchini ci parla oggi de I pirati del cielo, un gradevolissimo fantasy/steampunk dell’inglese Chris Wooding, valido autore di numerosi romanzi per ragazzi e dell’ottimo The Fade.

SP

Incipit:

Il contrabbandiere teneva la pallottola alzata tra pollice e indice, studiandola nella fioca luce del magazzino. Sorrise aspro.

Provate a immaginare” disse. “Provate a immaginare la sensazione di una di queste che vi attraversa il cranio.
(trad. di Stefano A. Cresti)
 

Dalla presentazione della casa editrice Fanucci:

In un remoto futuro, Frey è il capitano della Ketty Jay e il capo di una piccola, sgangherata ciurma di perdigiorno. Inveterato spaccone e simpatica canaglia, Frey si guadagna da vivere insieme alla sua banda frequentando il lato sbagliato della legge, tra furti e contrabbando, sfuggendo ogni volta per un pelo alle aeronavi corazzate della Coalizione della Marina. Così quando gli arriva una soffiata su un cargo carico di preziosi, Frey la vede subito come un’occasione di guadagno facile. Ma il colpo va storto, il cargo esplode e improvvisamente Frey diventa il nemico pubblico numero uno del governo, con la flotta della Coalizione alle calcagna. Ma lui sa qualcosa che loro non sanno: il cargo era programmato per esplodere e Frey è stato solo incastrato. Se vuole provarlo, deve mettere in campo tutto il suo talento criminale per dimostrare che… non è lui il criminale che cercano!

Dalla penna di un giovane, geniale autore, un romanzo che trasporta i lettori in un futuro rivisitato, o meglio, preso all’arrembaggio dallo spirito dei bucanieri, tra cospirazioni, battaglie e inseguimenti in cielo aperto.

 

I PIRATI DEL CIELO (Retribution Falls, 2009) dell’inglese Chris Wooding (classe 1977) è un romanzo dal sapore steampunk, con un pizzico di fantasy, che è stato anche candidato all’Arthur C. Clarke Award del 2010. Aeronavi, demoni, golem, zombi (ebbene sì, ci sono pure loro), sciabole magiche e pirotecnici combattimenti aerei: il lettore si ritrova, fin dal primo capitolo, coinvolto in una girandola di avventure. Volume di oltre 500 pagine,I PIRATI DEL CIELO è un concentrato di puro divertimento e colpi di scena.

La trama, seguendo un copione collaudato, scorre con grande fluidità. L’equipaggio dell’aeronave Katty Jay sopravvive a stento ai margini del mondo civile, rappresentato dalla Coalizione dei nove duchi che governa il continente di Vardia. Il gruppo di reietti comprende, oltre a un comandante bugiardo e mascalzone, un vecchio dottore alcolizzato, un ex-schiavo imperscrutabile, un paio di piloti d’aereo disadattati, un aristocratico esperto di scienze occulte ma in fuga dal proprio passato, e una ragazza che nasconde un segreto inconfessabile. Né si possono trascurare la gigantesca e scontrosa Bess e Scoria, l’obeso gatto di bordo.

Nel tentativo di migliorare finalmente una magra esistenza, il capitano Darian Frey– che nel corso della storia si scoprirà avere anche un cuore – inavvertitamente fa cadere la Katty Jay in una trappola. Segue una fuga rocambolesca con cacciatrici di taglie, affascinanti ma letali, e i temuti Cavalieri della Centuria all’inseguimento dello sventurato equipaggio. I nostri eroi finiscono per arrivare a Retribution Falls, leggendario covo dei pirati dei cieli, solo per scoprire quanta estesa sia la cospirazione che li ha scaraventati nell’occhio del ciclone.

Particolarmente esilarante l’appendice, dove viene riportato un estratto del diario di bordo.

Coloro che conoscono il telefilm “Firefly”, creato da Joss Whedon nel 2002, noteranno le somiglianze tra i protagonisti, i dialoghi e le situazioni ironiche della serie televisiva, e il variopinto mondo della Ketty Jay. Quello che differisce è il contesto: non lo spazio siderale ma un pianeta ricco di montagne e distese marine (forse la Terra del futuro ma dalle pagine del romanzo non si evince), dove i cieli sono solcati da veicoli che si muovono grazie ad un gas ultraleggero, l’aerium.Anche i lugubri e sanguinari guerrieri Mane del libro ricordano i Reavers della serie tv. Altre similitudini – specie nei modelli dei mezzi volanti e nell’ambientazione che ricorda a volte il XIX secolo europeo – avvicinano I PIRATI DEL CIELO alla serie anime “Last Exile”, prodotta nel 2003 dallo studio giapponese Gonzo.
Chi scrive spera nel successo di questo romanzo, che ha il pregio di coinvolgere il lettore e farsi leggere in un lampo, affinché la Fanucci continui con la pubblicazione delle avventure della Ketty Jay, arrivate nel Regno Unito al quarto episodio.

 

Chris WOODING, I PIRATI DEL CIELO (Retribution Falls, 2009), trad. di Stefano A. Cresti, Fanucci Editore, collana Chrono, 544 pp., 2013, prezzo 15,00 € (ebook 8,99 €).