I premi Hugo 2013

Sono stati assegnati stanotte a San Antonio i premi Hugo 2013 (per la cronaca era la settantunesima convention). Ecco due impressioni al volo (per l’elenco completo rimando al sito di Locus (http://www.locusmag.com/News/2013/09/2013-hugo-and-campbell-award-winners-in-progress/).
John Scalzi ha vinto il suo primo vero Hugo per il miglior romanzo (Redshirts), che aveva già vinto anche il premio Locus, battendo 2312 di Kim Stanley Robinson, che aveva invece ricevuto il premio Nebula dai suoi colleghi scrittori. L’impressione, ancora una volta, è che il meccanismo dello Hugo tenda a favorire i romanzi più popolari a scapito delle opere di maggiore qualità. Premesso che Scalzi è un autore che apprezzo molto, devo anche dire che Redshirts mi ha deluso assai (molti dissentiranno): di Scalzi preferisco i primi libri del ciclo del vecchio combattente nello spazio e soprattutto lo spassoso The Android’s Dream. Il suo humour c’è ancora ma la trovata alla base dell’opera non mi ha convinto affatto. Detto anche   che la Bujold ha già vinto anche troppi premi Hugo e che la Grant e Ahmed sono ancora acerbi, rimane una certa insoddisfazione . Forse questo era l’anno per omaggiare un grande come Iain Banks, o no? Sono contentissimo invece per John Picacio, premiato come miglior artista professionista: davvero bravissimo!

BEST NOVEL

BEST NOVELLA

BEST NOVELETTE

  • ‘‘The Girl-Thing Who Went Out for Sushi’’, Pat Cadigan (Edge of Infinity)

BEST SHORT STORY