Il cercatore di tesori, di Kristine Kathryn Rusch

Un lungo e spericolato viaggio ai confini del Cosmo conduce Hadad Yu, cercatore di tesori di professione, a tu per tu con la famigerata pianta di fidelia, rarissimo esemplare dalla luminescenza blu violacea. Si tratta di una particolare pianta anche per il fatto che potrebbe essere riconosciuta come organismo senziente. In tutto l’Universo è severamente vietato estirpare la fidelia, considerata vero e proprio materiale di contrabbando.

Ai pericoli affrontati dal cercatore nella ricerca – di cui Kristine Kathryn Rusch non fa menzione anche se li lascia intuire – si aggiungono quelli da superare nella via di ritorno. I rischi sono comunque ben pagati: Magda Athenia, la committente, ha sia soldi che potere. La donna si è anche macchiata di un crimine interplanetario uccidendo generazioni di gyonnesi, alieni dal volto ricoperto di vibrisse che fremono di rabbia e vendetta.

Hadad Yu, dal canto suo, non si preoccupa di chi sia la sua cliente, basta che paghi. Per questo motivo il cercatore è da considerarsi un altro dei discutibili personaggi al centro del ciclo dell’artista dei recuperi. L’uomo è stato arrestato cinquantasei volte: quarantasei volte è stato arrestato dall’Alleanza Terrestre e tre di questi arresti erano dovuti ad accuse così gravi che ha rischiato di finire la sua vita in galera. Tuttavia è sempre riuscito a sfangarla. Infatti per le accuse minori ha negoziato il suo rilascio, mentre per gli arresti avvenuti fuori dal territorio dell’Alleanza lo hanno aiutato i clienti grazie ai loro avvocati spregiudicati.

Di persone come Hadad Yu, o Miles Flint di L’artista dei recuperi, c’è un grande bisogno nel mondo disegnato da Kristine Kathryn Rusch. Il ciclo si svolge in un futuro imprecisato, nell’universo dell’Alleanza Terrestre, dove complessi e delicati trattati interplanetari regolano la convivenza tra esseri umani e altre specie aliene. Spesso le leggi aliene vengono violate dagli esseri umani per via di interessi troppo distanti dalle logiche extraterrestri, per cui un uomo o una donna tentano di violarle per adempiere a scopi individualistici. In tal caso, però, la punizione prevista è quasi sempre terribile, e può andare dalla perdita della vita a quella del primo figlio nato. In una simile giungla interplanetaria, fatta di pericoli tangibili e intangibili – come quelli legali – c’è bisogno di persone competenti, ma anche capaci di sporcarsi le mani. Miles Flint e Hadad Yu sono i nuovi mercenari.

Chi ha il coraggio di giudicare il ciclo dell’artista dei recuperi per l’immoralità dei suoi personaggi? Forse, soprattutto in Il cercatore di tesori, emergono amare verità nascoste anche nell’evoluta società contemporanea.

Kristine Kathryn Rusch, IL CERCATORE DI TESORI, Delos Digital, collana BIBLIOTECA DI UN SOLE LONTANO, pp. 106, 2016, prezzo ebook 2,99