Il demolitore di astronavi, di Paul Di Filippo

“Il demolitore di astronavi”, di Paul di Filippo, inaugura la nuova collana di racconti e romanzi brevi in formato digitale della Delos Books, sempre attenta ad aprire nuove strade e inaugurare nuovi percorsi editoriali. Auguriamo naturalmente A Silvio Sosio e alla Delos Books ogni fortuna con questa interessante iniziativa, che prevede già la ristampa di un racconto del grande Robert Sawyer e l’uscita di una storia dell’italiana Barbara Baraldi.

Nel sito Delos Books così viene presentato il romanzo breve di Paul Di Filippo

“Una grande astronave ormai in disarmo nasconde segreti impensabili. Ma ciò che si troverà Klom sarà il tesoro più inaspettato. E imprevedibile.

Una montagna scoscesa e frastagliata cadeva lentamente attraverso il cielo. Assistita da uno stormo di navi pilota, i cui scintillanti campi di supporto avvolgevano il vascello più grande, la carcassa morta di un’enorme nave da crociera interstellare scendeva verso il Cantiere di Demolizione Navale di Asperna. Privo di qualunque simmetria discernibile, il veicolo stellare irto di torrette e strutture sporgenti era un conglomerato di portelli e protuberanze, capsule e padiglioni, talmente brutto da obbligare l’osservatore a concepire nuovi canoni di bellezza. Le sue superfici, dalle molteplici conformazioni e butterate dallo spazio, testimoniavano i millenni di servizio tra le stelle. E le sue viscere nascondevano tesori che i demolitori di Asperna avevano il compito di recuperare prima che il vascello venisse definitivamente smantellato. E una nave vecchia migliaia di anni poteva nascondere davvero sorprese incredibili.”
Da amante di Paul Di Filippo mi sono subito gettato nella lettura questo nuovo romanzo breve: con il mio lettore kindle stanotte mi sono divorato in poco tempo questa intrigante e divertente space opera.
La storia, come dice l’autore nella sua introduzione, è un omaggio a un vecchio classico della space opera americana, Earthblood di Keith Laumer e Rosel George Brown (inedito in Italia).

La geniale fantasia di Di Filippo, che abbiamo apprezzato recentemente in altre occasioni (Un anno nella città lineare , e Una principessa della città lineare, ad esempio) si lancia qui in una rigogliosa, barocca narrazione in un mondo di enormi vascelli spaziali e vasche di demolizione, di masse di operai e tecnici umani e alieni, di sacerdoti ed esseri semidivini circondati da nuvole di nanoservitori superintelligneti, di razze bizzarre e incredibili che avrebbero fatto felice in altri tempi tutti i fan di Jack Vance o di Philip Josè Farmer.
La storia, come già detto, è assai divertente e il romanzo breve, nel suo complesso, si legge d’un fiato. Unico lato negativo, come spesso avviene nelle opere di questo autore, è il finale, che sembra troppo affrettato e lascia aperte troppe porte. Ma forse Di Filippo ha intenzione di presentarci presto un seguito delle avventure del gigantesco Klom, protagonista all’apparenza non troppo intelligente di questo Shipbreaker.
In sostanza: per 1,99euro che volete di più? se amate  la sf d’avventura aprite internet, andate sul sito della Delos e acquistatelo!