Il futuro di vetro e altri racconti, a cura di David Hartwell

C’è voluto un po’ ma alla fine ho completato l’ultimo Millemondi, e cioè Il futuro di vetro, i migliori racconti del 2012 scelti da David Hartwell. Il Millemondi contiene stavolta tutti i racconti dell’antologia originale: ben 28 racconti e romanzi brevi che danno una buona panoramica di quanto è stato pubblicato sostanzialmente negli USA. Confesso di aver fatto un errore: leggere di seguito tutti i 28 racconti non è stata una buona idea, e sconsiglio vivamente gli amici dal fare questa scelta. Intercalando con altri romanzi si può gustare meglio questa ottima raccolta, che arriva a sfiorare le cinquecento pagine.

Ciò detto, passiamo ad esaminare nel dettaglio le storie che IMHO spiccano sul resto (penso che parlare di tutti i 28 racconti risulterebbe alla fin fine noioso).

Prima di tutto la Aliette de Bodard, autrice di origini franco-vietnamite che ha ormai raggiunto una solida reputazione con il suo ciclo ambientato in un universo futuro dominato da un impero di chiara impronta “viet” (di cui fa parte anche il bellissimo Stazione Rossa, già uscito in Italia). Il sapore cupo delle sue vicende di guerra futura, intrise di rigorosa filosofia orientale, le fa risaltare al di sopra delle altre storie. Due sorelle in esilio, qui presente, ne è un ulteriore e chiaro esempio.

Incontri ravvicinati di Andy Duncan, premio Nebula per la miglior novelette, ci racconta con grande umanità (un po’ alla maniera del grande Clifford Simak) la storia di un vecchio paesano che ha avuto la fortuna di incontrare un UFO, e la cui vita è stata segnata da questa meravigliosa esperienza. La sua fede negli alieni che hanno mutato la sua esistenza e che gli hanno promesso di tornare da lui è andata tuttavia scemando nel corso dei decenni; quando ormai non si aspetta più nulla accadrà un fatto singolare che servirà a ravvivare le antiche speranze.

La figlia di Liberty di Naomi Kritzer è una sorta di juvenile alla Robert Heinlein: l’adolescente Rebecca (Beck) vive col padre su un’isola artificale costituita da vecchie navi assemblate assieme e popolata da dissidenti, lestofanti, e in genere persone che hanno scelto di vivere in maniera indipendente e al di fuori delle restrizioni delle leggi governative. Beck vive ricercando oggetti di difficile reperimento su un mondo così lontano dalla terraferma e dagli scambi commerciali normali. Nel corso delle sue ricerche andrà a scontrarsi con attività al di fuori della legalità anche per questo piccolo mondo: la sua caparbietà la spingerà ad affrontare pericoli e misteri. Una storia gialla raccontata con molta competenza dalla Kritzer in un milieau assai intrigante e a cui la scrittrice è già tornata varie volte.

Elettrica di Sean McMullen  è una divertente avventura steampunk ambientata ai tempi delle guerre napoleoniche. Il tenente Fletcher, giovane e brillante “decodificatore” dello staff di Lord Wellington, viene inviato a indagare sulle potenzialità belliche della scoperta dell’eccentrico Sir Charles Calder, che ha inventato un insolito trasmettitore su base semaforica. A sue spese scoprirà che il semaforo elettrostatico è stato usato dal suo inventore per comunicare con una malevola intelligenza aliena che vive racchiusa in un blocco d’ambra.
Il Picco della Luce Eterna dimostra ancora una volta il genio di Bruce Sterling, capace di passare da un genere all’altro con estrema disinvoltura. Dopo la cupa moralità del mondo post-catastrofe del  Signore delle voliere (presente nell’altra antologia di Hartwell uscita sui Millemondi quest’anno, Il fantasma di Leika) Sterling ci racconta qui i bizzarri costumi matrimoniali e le strane usanze degli abitanti post-umani  di Mercurio.

Lacrime-per-il-giorno dell’indiano di Kolkata (residente però in Canada) Indrapramit Das è la vera scoperta di questo volume. Con pochi tratti meravigliosamente disegnati il giovane autore riesce a descrivere un mondo diviso in due zone opposte, una dove regna un giorno permanente e una governata dalla notte eterna, popolata dai mostruosi Incubi, che l’umanità combatte da tempi immemorabili. Lacrime-per-il-giorno, narra,  dal punto di vista della giovane protagonista,  il viaggio ai confini delle tenebre per vedere dal vivo uno degli Incubi, catturato e  tenuto prigioniero nelle segrete di un lontano castello. Il mondo ideato da Das ricorda a tratti La Terra dell’eterna notte di William Hope Hogdson mentre la prosa poetica riporta alla mente quella di autori importanti come Roger Zelazny o Gene Wolfe.

Holmes Sherlock: Un mistero hwarhath di Eleanor Arnason è un altro mystery, ambientato nell’universo degli Hwarhath, la razza umanoide ed eterofoba che combatte con l’umanità per il dominio galattico. La guerra tra umani e hwarhath era al centro anche dell’ottimo Meduse, uno dei due romanzi della Arnason apparso in Italia. La Arnason è nota per i suoi approfondimenti antropologici: qui l’autrice ci racconta gli sforzi di una studiosa hwarhath per comprendere la psicologia umana attraverso la traduzione e la lettura dei romanzi di Sherlock Holmes, una lettura che la porterà a impersonificare la figura dell’investigatore e a risolvere un dilemma ambientato in una sperduta comunità marina.

Una citazione meritano anche La sinfonia della Struttura Sigma, dove il fisico Gregory Benford si lancia in un’interessante e bizzarra estrapolazione scientifica sul progetto SETI e sulla comunicazione con altre intelligenze galattiche attraverso la conversione delle musiche di Bach in strutture matematiche, e l’ottimo Rapido come un sogno e fugace come un sospiro di John Barnes, che descrive le sensazioni di un’AI di immensa sapienza al confronto degli amori e delle preoccupazioni degli individui umani che cercano il suo consiglio.

Il volume è completato da molte altre storie di buon livello di autori importanti come Paul McAuley, Gene Wolfe, Michael Swanwick, Megan Lindholm/Robin Hobb, Robert Reed, Pat Cadigan, ecc. ecc. In sostanza, un volume indispensabile nella biblioteca degli amanti della narrativa breve fantascientifica.


Se volete informazioni sugli altri volumi della serie “Year’s Best SF” curati da David G. Hartwell potete consultare la scheda “Le Grandi Antologie della Fantascienza – Anno per Anno Pt. 2 (1964 – 2012)”