La sentinella, di Claudio Vergnani

Ecco il futuro. E molte cose sono cambiate: si è aperta un’era di uguaglianza e di spiritualità. Ciò che prima era privilegio delle classi agiate ora è alla portata di tutti. Niente più polizia, né esercito. Ma disastri naturali, catastrofi legate all’incuria, la sovrappopolazione dovuta alle direttive di una religione che pretende famiglie sempre più numerose, carestia e degrado hanno fatto del mondo un luogo inospitale e pericoloso. Il dilagare del cannibalismo, il proliferare di antiche sette legate al culto dei morti, la demenza indotta dall’uso di droghe letali, una fauna mutante mostruosa e antropofaga portano la Chiesa a istituire severe Selezioni per la formazione di Ordini scelti che mettano un freno ai pericoli. Nasce così l’Ordine delle Sentinelle. La Selezione per diventare Sentinella, però, non è solo dura, è disumana. E cosa succede se chi sopravvive rischia di ritrovarsi disumano a sua volta? Cosa succede se i prescelti si rivelano peggiori delle persone che dovrebbero combattere? Venite, signori, entrate nell’inferno sotto la protezione di una Sentinella.

La Sentinella è un mix distopico-horror con un pizzico di thriller, dove i protagonisti sono gli uomini, con le loro miserie, le loro paure, con gli orrori che sono in grado di creare. Un mondo distrutto, allo sbando, gettato nel fango, dove i governi hanno subito una completa disfatta, una terra sovrappopolata, con l’accentramento delle persone nelle grandi città e con una la mancanza di cibo che porta ad episodi –dapprima sporadici, poi via via sempre più evidenti e grandi – di antropofagia. Dove la possibilità di sopravvivenza, seppur strano, è nei cimiteri, ed è li che le persone cominciano a stabilirsi.

Tutto questo consente alla Chiesa di ergersi come pastore, indicando la via della salvezza, spirituale e fisica. Passo successivo la creazione di un Ordine delle Sentinelle, ovvero guerrieri-killer, il cui compito è quello di proteggere le persone da loro stessi e dal Male. La figura della Sentinella diventa un’assurda dicotomia: da un lato persone fisicamente forti, capaci di gesti estremi e di uccidere, dall’altro lato persone dedite alla chiesa, alla messa e alle preghiere, quest’ultime usate addirittura durante la selezione, per formare fisicamente i candidati. Un esempio di provazione, di sofferenza fisica guidata dalla Chiesa e dalla spiritualità.

<Il vecchio sorrise.>

“Non gli fu lasciato molto tempo per parlare. Non per dire quello che avrebbe voluto, almeno. Si preferì fargli dire ciò che si voleva sentire. Che era pazzo, che era innocuo, che ci si poteva dimenticare di lui.”

“E lo fece?”

“Si, ma non prima di aver fatto capire che in un mondo di vivi, se vuoi cambiare la società, devi rovesciarla obbligando la gente a scardinare i propri ruoli stantii. Ma che in una società di morti… “ <Compì un gesto con la mano come a sminuire quanto stava dicendo.> “ Il suo era un agire simbolico. Tutto qui. Ma aveva un messaggio concreto.”

Il romanzo parte dalla Selezione, dove il protagonista (il cui nome rimarrà sconosciuto fino alla fine) si iscrive per cambiare vita, per avere un’aspettativa di sopravvivenza. La Selezione si dimostrerà fin dall’inizio terribile, terrificante, sovrumana, con punte di sadismo e crudeltà che non si associano ai valori della Chiesa, ma che da questa vengono usati per dare un Ordine, per formare chi dovrà mantenere l’ordine e per tenere lontano il male.
Vergnani tesse con abilità stilistica e con pillole filosofiche l’eterna lotta tra il bene e il male, portandolo nelle bassezze di una mondo in rovina, pieno di fango, cadaveri, dove la vita di un uomo non vale nulla…

“Credo che se Dio avesse veramente voluto punire l’uomo, Adamo ed Eva sarebbero morti, il diluvio ci avrebbe cancellato e Satana avrebbe dilagato sulla terra. Credo – che Egli mi perdoni- che volesse servirsi del castigo per obbligarci a riconoscere che la Creazione non è finita, che è tutt’ora in atto, e non finirà mai, e che è compito nostro sforzarci di riconoscerla, accettarla, amarla. E pagarne il prezzo, sapendo che è un prezzo altissimo”.

“Sarebbe bello e comodo progredire negli agi e nel piacere, ma sono la sofferenza, la fatica e la paura i cardini che ci indicano la via e ci conducono lontani da ciò che eravamo e più vicini a ciò che potemmo essere

L’autore è molto abile nel descrivere con precisione i personaggi, il loro carattere, i loro sentimenti, e un esempio è il personaggio principale, un eroe suo malgrado, la cui crescita personale viene narrata nel corso del romanzo, trovandoci così a percorrere con lui in prima persona gli accadimenti che lo coinvolgono.
L’innovazione, in un certo senso, riguarda anche quelli che sono i mostri, gli antieroi, i cattivi di turno: negli altri romanzi di Vergnani abbiamo trovato vampiri e zombie, qui troviamo invece il cattivo per eccellenza, l’uomo. I veri mostri, per l’autore, sono gli uomini.

A mio parere il libro si può dividere in tre parti; nella prima con l’iter della Selezione (e la presentazione del protagonista), e nella quale viene descritto il mondo distopico, caotico dove vive l’uomo, dove la crudeltà ha inizio. L’autore ha usato una buona metà del libro per narrare la massacrante gara di corsa, resistenza fisica e mentale -e non solo – della Selezione, atta a circoscrivere gli eletti che, grazie al Signore, possono diventare aspiranti Sentinelle. Ed è nel buio e nella pazzia di questa “gara” che ci si rende conto di come il mondo sia sprofondato, della bassezza in cui è sprofondato l’uomo.

Nella seconda parte il protagonista si trova, assieme alla Sentinella Leah, in fuga con il Papa, inseguiti da Jaromir, altra Sentinella. Durante la fuga vengono aiutati da un personaggio particolare, il nonnino, e da Annika, una dei bambini con i quali vive. La loro storia, come si sono incontrati, come vivono, e che sentimenti nutre il nonnino verso i bambini rende il pezzo veramente bello, drammatico e intenso. È qui che il Papa comincia a diventare Carlos.

Una terza parte, che si frammenta a sua volta in due: senza voler spoilerare troppo, ci si avvia allo scontro epocale tra le forze del bene e del male, in uno scontro che farà scricchiolare i denti tale è l’intensità. Inoltre, ci lascerà il dubbio se abbia partecipato realmente il Maligno e Dio, oppure se il tutto si chiude all’interno dell’uomo, che racchiude in sé il germe della malvagità e della bontà.

Il secondo frammento che chiude la terza parte mi ha spiazzato, e riguarda interamente il protagonista. L’eroe è un umano, come umano era il mostro contro cui ha combattuto (ma è poi completamente vero?), e come tale ha quindi comportamenti e aspetti. La sua decisione finale, che non voglio descrivere, è la perfetta e bella chiusura di questo libro.

La Sentinella è un romanzo che deve essere letto da chiunque cerchi una lettura appassionante, forte, d’impatto, decisa, ma che al tempo stesso non è vuota o sterile, ci sono temi e aspetti che ci possiamo rivolgere come domande, è insomma uno di quei libri che non muore dopo aver girato l’ultima pagina, ma che continua a vivere dentro di noi anche se riposto nella libreria. Leggerlo vuol dire fare un tour incredibile, intenso ed emotivo, è un lungo romanzo che presenta più volti, offre più chiavi di lettura. Si passa dalla pura avventura, raccontata in presa diretta, emozionante, coinvolgente, forte e cruda, per passare alla visione distopica della Chiesa, delle città e degli uomini (di un prossimo futuro?), fino ad arrivare a toccare temi intimistici e filosofici. Trasporre il tutto in un romanzo distopico-horror è davvero notevole, e bisogna darne atto a Claudio Vergnani.

Claudio Vergnani, LA SENTINELLA, 464 pagine, editore Gargoyle Books, 2015, prezzo 18 € (cartaceo).

Claudio Vergnani è nato a Modena nel 1961. Conseguita la maturità classica, s’iscrive a giurisprudenza che lascia dopo qualche anno. Passa quindi da un mestiere all’altro – carriera militare, palestre di body building, ditte di trasporti, agenzie di pubblicità, società di consulenza – sempre perennemente fuori parte e costantemente in fuga. È autore della trilogia vampiresca Il 18° vampiro, Il 36° Giusto e L’ora più buia, e de I Vivi, i Morti e gli Altri, tutti pubblicati da Gargoyle. Ha pubblicato Per ironia della morte (Nero Press 2013) e Lovecraft’s Innsmouth (Cthulhu apocalypse Vol. 1 2015, Dunwich Edizioni, versione ebook e in classifica horror Amazon).