La soglia, di Ursula K. Le Guin

La nostra prima recensione dedicata alla grandissima Ursula Kroeber Le Guin riguarda un romanzo che oggi definiremmo urban fantasy e che la Gargoyle ha deciso di ristampare (la prima edizione era della Nord) per la gioia dei tanti aficionados della Le Guin. Stefano ci descrive così questo piccolo gioiello….

SP

 

La mattina dopo lasciarono l’ospedale. Pioveva di nuovo, lei indossava il mantello malconcio e rattoppato, lui la casacca di pelle macchiata. Partirono insieme con la macchina di lei. C’è più di una strada per la città.”

 

Presentazione della Gargoyle:

Irene e Hugh provengono entrambi da famiglie disastrate. Lei deve subire i maltrattamenti di un patrigno alcolizzato e violento, mentre lui non sopporta l’atteggiamento oppressivo e invadente di sua madre. Per caso scoprono un luogo segreto, sperduto tra i boschi, oltre la cui Soglia le leggi spazio-temporali sembrano non valere più. E finalmente si trovano in un mondo pieno di quella pace che non possono vivere nella loro realtà quotidiana. Ma mentre Irene non sempre ha il potere di varcare la Soglia per entrare in quel mondo fantastico, Hugh non sempre può uscirne. Così, superata la diffidenza iniziale, i due capiscono di avere bisogno l’uno dell’altro, soprattutto quando la sopravvivenza della mitica cittadina di Tambreabrezi è minacciata da un ineffabile nemico. I due si incamminano allora verso la città del Nord per sconfiggere questa minaccia.

 

LA SOGLIA (The Beginning Place), romanzo scritto da Ursula K. Le Guin (classe 1929) nel 1980 e riproposto recentemente dalla Gargoyle (la precedente edizione risaliva al 1981, Editrice Nord), comincia descrivendo la vita monotona e insoddisfacente di Hugh, giovane commesso di supermercato, che vive con una madre apprensiva e leggermente squilibrata. Un giorno penetra casualmente in un mondo crepuscolare, tutto foreste e montagne, che incarna la tranquillità e la bellezza che mancano nella sua vita.

La scena si sposta poi sulle vicende di Irene, ragazza che conduce una vita altrettanto infelice di quella di Hugh. Diversamente da lui, lei frequenta sin dall’infanzia questo mondo sfuggente, dove il tempo trascorre lentamente. Quando i due s’incontrano oltre la magica soglia, da una parte Irene è indignata e sospettosa di Hugh, mentre lui è perplesso, timido, impacciato.

Nel corso della storia gli abitanti di Tambreabrezi, un piccolo villaggio di montagna, incaricano la coppia di una missione pericolosa ma necessaria: affrontare una misteriosa creatura e sbloccare i sentieri che collegano il villaggio al resto di questo enigmatico universo. Pieni di dubbi e paure, i due ragazzi si assumono la responsabilità e riescono, con straordinaria facilità, nell’impresa.

All’inizio il mondo atemporale della foresta/montagna rappresenta una semplice via di fuga, dove i protagonisti possono riposarsi dalle fatiche delle loro esistenze quotidiane. Ma con il succedersi degli avvenimenti (non molti), si capisce che non tutto è idilliaco e per qualche motivo, che l’autrice non rivela, Hugh e Irene sono gli unici in grado di ripristinare l’armonia infranta. Pur consentendo agli abitanti di Tambreabrezidi riprendere la vita normale, i giovani si rendono conto che devono tornare alle proprie case, farsi coraggio e cercare se stessi, insieme, nel mondo da cui sono fuggiti: affrontare i desideri e le paure e accettare le proprie piccolezze e i propri limiti.

Questo, indubbiamente, il messaggio che Ursula le Guin ha voluto trasmettere con LA SOGLIA, una storia semplice e fiabesca assieme. Il lettore non deve aspettarsi che i tanti misteri abbiano infine una spiegazione: deve solo godersi le atmosfere incantate e immedesimarsi nei due protagonisti.

Ursula K. LE GUIN, LA SOGLIA (The Beginning Place, 1980), trad. di Claudio Costanzo, Gargoyle, Gargoyle Books, 229 pp., 2013.

Altre edizioni italiane:

http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1046757/la-soglia/