La stagione della morte, di Giorgio Borroni

“La stagione della morte” è un racconto tutto italiano, un mix di pulp e horror con scene toste e a tratti raccapriccianti, ambientato nella Maremma toscana di inizio anni Ottanta.
Ilio è un reietto e la sua vita in paese è stata sempre un inferno. Quando decide di lasciarsi alle spalle quel luogo tanto opprimente, l’unica persona che desidera portare con sé è Lara, la sua giovane fidanzata. Nessuno potrà fermarlo, è questo ciò che pensa quando bussa alla sua porta. Ma un oscuro mistero si cela dentro quella casa. Non la lasceranno andare, loro non vivono come le persone normali e per liberarsi di lui useranno metodi poco ortodossi e rituali abominevoli.
“La stagione della morte” è una storia dura e cattiva. Fra cazzotti, giratubi usati come corpi contundenti e la natura cupa e misteriosa del paesaggio, la mente del lettore si riempirà di domande a cui non troverà facilmente risposte.
Eppure la riposta è solo una.
E per scoprirla bisognerà arrivare fino in fondo.

La stagione della morte è un racconto horror illustrato con disegni Giorgio Borroni.

Trama:

Giugno 1981. Ilio è un reietto, in paese come al cantiere in cui lavora, viene evitato da tutti, anche se non ha mai fatto niente per meritarsi questo trattamento. Ha imparato a sopravvivere, a incassare i colpi che gli infligge la vita, ma sa che non potrà resistere a lungo. In una atmosfera opprimente e funerea, progetta di lasciare tutto alle spalle e partire con Lara, la sua giovane fidanzata, tuttavia ignora il mistero che nasconde la famiglia di lei. Non la lasceranno andare, loro non vivono come le persone normali, e per liberarsi di Ilio useranno metodi poco ortodossi e rituali abominevoli. La stagione della morte è una storia dura e cattiva, dalle atmosfere malsane e dal ritmo incalzante, in cui la brutalità della provincia e il Voodoo della Maremma toscana vi terranno incollati fino all’ultima maledetta pagina.

 

Incipit

Quando uscì dal cantiere, a Ilio non passò neanche per la testa che volessero dargli una lezione, perché lui pensava solo a Lara, e al piano che aveva elaborato.

Quella storia da un po’ lo faceva camminare a capo chino, lavorare più in silenzio del solito e passare nottate in attesa che l’alba si insinuasse tra le fessure della serranda.”

 

L’inizio di questo racconto, scritto da Giorgio Borroni, cala subito il lettore al centro della storia, al fianco di Ilio. Un personaggio scomodo, malvisto dalla gente con cui lavora, un ragazzo con un passato oscuro del quale si viene a conoscenza solo in parte, che ha per sé un solo desiderio: riuscire ad andarsene via con Lara, la sua giovane fidanzata che sta per compiere 18 anni, portandola via dalla sua famiglia.

In un paio di pagine l’autore comincia subito a delineare, con uno stile asciutto, secco, e descrittivo, il carattere e l’aspetto di Ilio e dei primi personaggi (Keoma, Evandro, Nedo) che definiscono subito l’ambiente, un paese agli inizi degli anni Ottanta.

Il racconto è lungo 38 pagine e si suddivide in 4 capitoli, ognuno del quale si apre e si chiude con un bel disegno in bianco e nero dell’autore che definisce così visivamente sia alcuni personaggi sia dei particolari della storia, e si può prestare ad essere letto come se fosse un film, con un primo e un secondo tempo.

Se nella prima parte non si avvisano sensazioni orrorifiche, in quanto la scrittura verte maggiormente verso la parte descrittiva, introducendo il lettore nell’atmosfera, e delineando le persone, dando modo di immaginare l’humus del paese, è nella seconda parte che il pathos e il “brivido” dell’horror si avvertono, coinvolgendo e portando il lettore a concludere la lettura con maggior tensione: molto appassionante e particolare è la parte in cui Ilio si trova nella casa dei parenti di Lara, inoltre l’autore ha saputo usare molto bene l’elemento della sorpresa nel corso del racconto.

“«Andrà tutto bene» le aveva detto, gli venne da ripeterlo anche ora, nel silenzio dell’abitacolo. A rispondergli fu un sussulto del giratubi, animato da un’altra buca. Quando alla fine del viale apparve la dimora dei Vorlacchi, Ilio rallentò fino a fermare l’auto. Le mani, che non si erano mai staccate dallo sterzo, gli tremavano.”

La stagione della morte è un racconto che si legge in un’ora circa, lasciando piacevolmente colpito il lettore. Ne suggerisco la lettura a coloro che amano l’horror o le storie con le atmosfere cupe, ben descritte, pulp, e che desiderano affrontare una veloce escursione letteraria.

 

L’autore:

Ammesso che importi a qualcuno, Giorgio Borroni è nato nel 1977, ha conseguito la laurea in Lettere presso l’Università di Pisa e il diploma in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze.

Poi si è andato a invischiare nell’editoria, quando ha curato e tradotto le edizioni di Frankenstein di Mary Shelley per Feltrinelli e di Dracula di Bram Stoker per Barbera.  Ha inoltre tradotto La lettera scarlatta di Hawthorne (Liberamente), Io morirò domani, un thriller di Dawood Ali McCallum edito da Giunti, e ha scritto un manuale di Letteratura Italiana per studenti (Liberamente).

Nel campo dei fumetti, ha tradotto graphic novel come Parker di Darvyn Cooke, Body Bags di Jason Pearson, Battlechasers di Joe Madureira e della serie manga The legend of Zelda, Warcraft, Starcraft.

In qualità di sceneggiatore di fumetti collabora con Astromica con Dead and Alive e Orrore d’autunno. Come docente ha insegnato “traduzione del fumetto” in un master universitario di II livello a Pisa, tenuto un workshop per la Scuola Fenysia di Firenze sulla letteratura horror e ha insegnato materie letterarie ai bambini e ai detenuti del carcere di Sollicciano. Dopo aver conseguito un diploma in Scrittura creativa alla Scuola di Comics di Firenze, ha spedito un paio di racconti a dei contest, che poi sono finiti sulle antologie horror La serra trema volume 1 e 2. Dal 2015 a oggi ha prodotto alcuni audiolibri con l’interpretazione dell’attore e doppiatore Edoardo Camponeschi (Midnight Club, Orrore d’Autunno, Hello Darkness, Zombie Mutation).

Framax Audiolibri ha realizzato la versione audio di Satyros, un suo romanzo breve originariamente commissionatogli dalla Community Escrivere.com, mentre di recente ha pubblicato un romanzo cyber a puntate e vari video sulla scrittura creativa sulla rivista on line “La Nuova Carne”.

Come illustratore realizza con tecnica digitale opere fantasy, horror e di fantascienza che compaiono in numerose copertine di Anonima GDR webzine e sul volume 1 della nuova edizione della antologia digitale Altrisogni, edita da Dbooks. Una sua illustrazione compare nel manuale del gioco di ruolo Charme, ma delle cravatte texane che modella in 3d è meglio tacere per eccesso di cattivo gusto.

La sua ultima pubblicazione, sempre per Framax, è una traduzione con raccolta di saggi del Reanimator di Lovecraft.

Sito personale: www.bladejob.it

Pagina Facebook: Giorgio Borroni – Autore

La stagione della morte di Giorgio Borroni, disponibile in formato Kindle