L’artista dei recuperi, di Kristine Kathryn Rusch

«Il mio lavoro è al novanta per cento ricerca e al dieci per cento azione. La maggior parte della ricerca si svolge all’inizio, risulta noiosa a molta gente; tuttavia io la trovo sempre affascinante. È anche un’attività molto peculiare e fa parte del segreto alla base della mia reputazione».

Miles Flint è un artista dei recuperi riluttante. Quando qualcuno viene a chiedere il suo aiuto, lavora duramente nel tentativo di scoraggiare il potenziale cliente dal ritrovare il suo parente scomparso. Di solito, infatti, i suoi clienti sono più un danno che un guadagno. Ma a volte capita che uno di loro sia talmente testardo da non farsi intimorire o scoraggiare. In questi casi finisce che Miles Flint viene pagato un sacco di soldi per mettere molte vite in pericolo e, forse, riportare a casa qualcuno (sempre che voglia tornarci).
Il mondo in cui Miles Flint si deve confrontare è l’universo dell’Alleanza Terrestre, dove complessi e delicati trattati interplanetari regolano la convivenza tra esseri umani e altre specie aliene. Spesso le leggi aliene vengono violate dagli esseri umani perché non hanno un senso immediato visto che seguono logiche extraterrestri, per cui un uomo o una donna possono violarle senza troppi complimenti. In tal caso, però, la punizione prevista è quasi sempre terribile, e può andare dalla perdita della vita a quella del primo figlio nato. Per evitare simili ritorsioni i colpevoli si affidano ad agenzie che li fanno “scomparire” facendo perdere le loro tracce.
Teoricamente, il nostro artista dei recuperi starebbe dalla parte dei buoni, cioè dalla parte dei familiari degli scomparsi che cercano di ricongiungersi ad essi o almeno di sapere come stanno. Ma alla caccia dei ricercati planetari ci sono anche cacciatori di teste, investigatori ingaggiati dagli stessi alieni in cerca di giustizia. Inoltre, non tutti quelli che chiedono aiuto a Miles Flint hanno la coscienza a posto. Dietro al recupero degli scomparsi si possono nascondere loschi interessi anche da parte di insospettabili parenti. Il rischio più grande, per Miles Flint, è quello di condannare a morte coloro che riesce a trovare.
L’artista dei recuperi è un romanzo breve nel quale Kristine Kathryn Rusch mescola bene gli elementi della fantascienza classica allo stile e ai contenuti della fantascienza moderna. Il risultato finale è già un classico dei nostri tempi.

La saga
Il ciclo dell’artista dei recuperi è il più famoso tra quelli scritti da Kristine Kathryn Rusch. L’autrice ha azzeccato l’idea di base, mescolando alla perfezione thriller poliziesco e avventura spaziale, in una serie di storie che pongono interessanti domande sulla giustizia futura e tra culture e specie aliene. L’artista dei recuperi è il primo capitolo di una serie che conta ben tredici romanzi e numerosi romanzi brevi. Miles Flint, protagonista di molte di queste storie, è un Artista dei recuperi, un ex poliziotto che abita nella cupola di Armstrong sulla Luna e aiuta i familiari degli scomparsi a evitare guai terribili, o almeno a risolvere casi spinosi che spuntano come funghi in questo universo complesso e imprevedibile. Infatti, in un universo dove umani e alieni hanno formato un commonwealth galattico denominato “Alleanza Terrestre”, trattati interplanetari regolano la convivenza tra le razze, e gli umani, che  cercano di espandersi, spinti dal loro affaristico egoismo sul suolo di altri pianeti e sistemi solari, devono sottostare alle bizzarre usanze extraterrestri.

L’autrice
Nata il 4 giugno 1960 a Oneonta, nello stato di New York (USA), Kristine Kathryn Rusch ha iniziato la sua carriera come editor della rivista The Magazine of Fantasy & Science Fiction, che ha poi abbandonato per darsi alla carriera di scrittrice a tempo pieno. Ha vinto il premio Hugo sia come scrittrice che come curatrice. Anche se è conosciuta soprattutto nella narrativa fantasy e di fantascienza, ha scritto (e vinto premi letterari) anche in altre categorie, utilizzando talvolta due pseudonimi: Kris Nelscott per la narrativa mystery e Kristine Grayson per la narrativa del genere paranormal romance.