Le serie fantasy che dobbiamo aspettarci sul piccolo schermo

Dopo il successo planetario del Trono di Spade, il piccolo schermo punta sul fantasy (bravi, è così che si fa!), e nei prossimi anni vedremo la trasposizione di alcune delle saghe più amate di sempre. Di sicuro avremo The Witcher, dai romanzi dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, tradotti in Italia dalla Nord, e lo vedremo su Netflix a fine 2019 o inizio 2020. Lo strigo dai capelli bianchi sarà interpretato da Henry “non più Superman” Cavill, affiancato da Freya Allan nei panni della giovane Ciri e da Anya Chalotra, che darà un volto alla temibile maga Yennefer. La showrunner e produttore esecutivo Lauren Schmidt Issrich si è già distinta per l’ottima serie Marvel, Daredevil, e la francamente molto meno ottima The Defenders, mentre i primi quattro episodi avranno registi diversi: Alik Sakhariv (House of Cards e Il Trono di Spade) dirigerà il primo, e gli altri due se li giocheranno Alex Garcia Lopez (Luke Cage e Utopia) e Charlotte Brändström (Outlander).

The Witcher è la serie di cui si hanno più informazioni finora e probabilmente una delle prime che potremo gustare, in attesa di un altro grande pilastro della letteratura fantastica: The Wheel Of Time (La Ruota del Tempo) di Robert Jordan (e in parte Brandon Sanderson), che si è aggiudicata Amazon, in una produzione congiunta Amazon e Sony (sì, la Sony ha prodotto anche la trasposizione delle Pietre Magiche di Shannara. La buona notizia è che non potranno fare peggio di così). A Rafa Judkins (Agents of Shields e Chuck) il compito improbo di adattare i romanzi al piccolo schermo. In bocca al lupo Judkins: La Ruota del Tempo è una serie culto i cui fan, assai agguerriti, aspettano già con le zanne snudate notizie sul casting… Tenendo conto che la serie del compianto Robert Jordan è una delle più ricche di personaggi, sia maschili che femminili, ci sarà da divertirsi. O da soffrire…

Sempre Amazon si è aggiudicata i diritti della trasposizione nientemeno che del Signore degli Anelli, in una produzione che sembra costerà cifre da capogiro, prevista per il 2021 (ma forse anche prima). Tuttavia, secondo le informazioni divulgate, la serie non racconterà la trilogia di Tolkien, bensì le avventure di un Aragorn più giovane, e quindi si tratterà di una storia precedente a quella che conosciamo. Fonte d’ispirazione dei produttori, infatti, non sarebbero i tre romanzi culto, ma altre opere di Tolkien e solo la prima stagione avrà come protagonista Aragorn. Insomma, le cose sembrano un po’ complicate.

Ma torniamo a Netflix, che, non volendo lasciarsi superare da Amazon, darà vita e immagine al mondo di Narnia, dai romanzi di C.S. Lewis, con film e serie affidati alla produzione esecutiva di Mark Gordon di eOne, Douglas Gresham e Vincent Sieber. Per il momento questo è tutto quello che sappiamo.

Altra notizia da leccarsi i baffoni, per chi li ha, vede protagonista il romanzo The Fifth Season di Nora K. Jemisin, vincitore del Premio Hugo 2016 e primo libro della pluripremiata trilogia The Broken Earth, che avrà il suo adattamento su piccolo schermo sul canale via cavo TNT (Falling Skies, tra gli altri). Produttori esecutivi saranno Tim Kring e Justin Levy mentre l’adattamento è stato affidato a Leigh Dana Jackson (Sleepy Hollow). Fortunatamente potremo leggere questa trilogia anche in Italia grazie a Mondadori e mi si permetta di far notare che questa scrittrice afroamericana è una delle pochissime firme femminili le cui opere sono state prese in considerazione per una serie tv, oltre ad aver fatto incetta di premi importanti, in un panorama fantasy in cui oggi più di un tempo sembrano prevalere i nomi maschili.

Anche Conan, l’indimenticabile eroe cimmero di Robert E. Howard, avrà la sua serie TV e anche per lui si è fatta avanti Amazon, che svilupperà la storie direttamente dalle opere del suo creatore, piuttosto che, ad esempio, dai fumetti. Nella realizzazione della serie c’è di mezzo Ryan Condal (Colony), mentre il pilot verrà diretto da Miguel Sapochnik (l’indimenticabile “Battle of Bastards” del Trono di Spade).

Delusi dal film ispirato alla serie fantasy The Dark Tower del re dell’horror Stephen King? Forse potrete rifarvi con la sua trasposizione sul piccolo schermo, non ancora confermata, da parte, indovinate un po’, di Amazon. L’idea iniziale era stata quella di realizzare una serie collegata al film, ma per fortuna hanno cambiato idea. Restiamo in attesa di maggiori informazioni.

Patrick Rothfuss, reo di aver cominciato una trilogia e di ritardare all’infinito la pubblicazione del terzo e ultimo libro, vedrà molto probabilmente l’adattamento di The Name of the Wind (The Kingkiller Chronicle) sia in forma di serie che di film. Il primo film, per la Lionsgate e Lin-Manuel Miranda, tratto dal primo romanzo, verrà diretto nientemeno che da Sam Raimi, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Lidsey Beer (Transformers: The Last Knight). La serie TV per Showtime, invece, potrebbe sviluppare altri aspetti del mondo immaginato da Rothfuss, magari anche un prequel. Di possibili date ancora non si sa niente.

Ancora su Amazon per la programmazione streaming, e sulla BBC Two per quella “on air” potremo vedere la trasposizione del romanzo del 1990 di Terry Pratchett e Neil Gaiman Good Omens (Buona Apocalisse a tutti, ed Mondadori). I ruoli del serpente e dell’angelo sono stati affidati rispettivamente a David Tennan e Michael Sheen, ed è lo stesso Gaiman a fungere da produttore esecutivo e showrunner. Quando? Nel 2019!

Non si sono dimenticati però nemmeno di uno degli scrittori fantasy più venduti degli ultimi anni: Brandon Sanderson, con le opere che costituiscono il suo Cosmoverso, finirà sullo schermo per la gioia dei tanti fan. I diritti delle sue opere se li è accaparrati la DMG Entertainment e stanno già pensando a come adattare i primi due poderosi romanzi della sua serie più ambiziosa (e appena cominciata), The Stormlight Archives. Auguri: la serie sarà di 10 volumi, e finora i primi tre hanno tutti più di mille pagine. A seguire, è previsto l’adattamento anche delle altre opere del Cosmoverso, come Mistborn. The Way of Kings sarà adattato da Patrick Melon e Marcus Dunstan, mentre Joshua Bilmes sarà uno dei produttori esecutivi. Fossi in Sanderson mi sbrigherei a scrivere i prossimi volumi della Folgoluce, onde evitare l’effetto Martin…

E a proposito di Martin… L’ultima, sospirata, stagione del Trono di Spade dovrebbe andare in onda sulla HBO entro il 2019 (e in molti sospettano che il sesto libro, The Winds of Winter) sia già scritto e stia aspettando l’uscita della stagione televisiva per il lancio), ma l’universo creato dal grande scrittore americano verrà riproposto, esplorato e spolpato in altre serie prequel ispirate alla storia e al mito raccontati da Martin in diversi capitoli di non-fiction, con un occhio di riguardo alle vicende, ovviamente, dei Targaryen.

Quando? Ancora non si sa, ma probabilmente è già un successo.

Il primo film ispirato alla suggestiva trilogia Queste Oscure Materie di Philip Pullman non ha avuto successo, e non abbiamo mai potuto vedere il resto della serie al cinema. A vendicare l’opera di Pullman ci ha pensato la British Broadcasting Corporation, commissionando l’adattamento di dell’intera trilogia in una produzione in otto parti, che, secondo le dichiarazioni recenti di Jack Thorne, cercherà di restare il più possibile fedele all’opera letteraria. Alla produzione si è aggiunta anche la HBO, che ne avrebbe acquisito i diritti per la distribuzione a livello mondiale.

Un altro nome che sicuramente tutti o quasi gli appassionati di fantasy conosceranno è quello di Raymond E. Feist, autore della lunghissima saga di Riftwar i cui diritti sono stati acquisiti dalla BCDF Pictures per una trasposizione seriale. La sceneggiatura è stata affidata a Kurt Johnstad (Atomic Blond), almeno per quanto riguarda il primo libro, Magician (Il Signore della Magia). Tra i produttori esecutivi figura lo stesso Feist. Si attendono notizie sul cast e sul possibile periodo di programmazione.

Ultimo, ma non meno importante, il Mondo del Disco del compianto Terry Pratchett avrà la sua trasposizione grazie alla BBC, e si concentrerà sull’esilarante storia della guardia cittadina di Ankh-Morpok. Non si sa ancora chi ne sarà il distributore negli USA, ma si mormora potrebbero essere Syfy o Netflix.

Non resta che attendere.