L’orrore e altre storie del soprannaturale, di John Berwick Harwood

Un breve post per segnalare un bel libro di fantasmi mandatomi dall’amico Andrea Vaccaro, creatore delle coraggiose Edizioni Hypnos, dedite principalmente al recupero di autori fantastici inediti o poco conosciuti. Il libro in questione è L’orrore e altre storie del soprannaturale, un’antologia di quattro racconti di John Berwick Harwood a cura di Claudio Di Vaio. Il volumetto, oltre a presentarsi con una grafica molto elegante, raccoglie le quattro storie più famose di questo prolifico scrittore britannico del diciannovesimo secolo, e cioè “L’Orrore”, “Il fantasma sotterraneo”, “La stanza dipinta a Blackston Manor” e “La nostra camera migliore”. Harwood, sconosciuto ai più, aveva uno stile ricco ed elegante, e le sue vicende di fantasmi, ambientate in cupe stanze di antiche magioni o in miniere abbandonate, si leggono ancor oggi con piacere e quindi meritano questa riscoperta. Faccio inoltre presente che il libro contiene un ricco apparato critico e biografico, redatto dall’esperto e studioso Claudio Di Vaio, dottore di Ricerca in Anglistica.

Dal sito delle edizioni Hypnos

L’inglese John Berwick Harwood (1828-1886) fu un prolifico e noto romanziere, ma il suo talento di sottile indagatore delle pieghe nascoste della psiche umana nel suo incontro con l’irrazionale e l’inspiegabile, è stato riscoperto solo di recente. A riprova della sua predilezione per lo strano e l’inconsueto, egli utilizza come toile de fond dei suoi racconti atmosfere tradizionali con dimore infestate e misteriose, stanze disabitate e insolite location quali le labirintiche gallerie di una miniera di sale in cui si materializzano simbolicamente gli incubi e le fobie dei suoi personaggi in un caleidoscopio di storie da incubo. Il sentimento della paura, forse la più ancestrale delle emozioni umane, viene qui declinato in una varietà di sfumature diverse con esiti sorprendenti ed inaspettati, non privi di una certa dose di ironia.

Le Edizioni Hypnos riportano alla luce – nella collana Impronte – un nome poco noto ed estremamente interessante del fantastico come John Berwick Harwood (1828-1886). Nell’infinito e aureo filone della ghost-story inglese – un genere portato alla perfezione dal maestro Montague R. James – il suo nome spicca per originalità. In realtà la biografia di questo scrittore è avvolta nel più fitto mistero. Di lui sono solo note le date di nascita e morte . Alcune scarne notizie dicono che fosse un gran  viaggiatore e, in effetti, scrisse anche un romanzo sulla Russia (The Serf Sisters – 1885) e qualche articolo testimonia le sue esperienze in Cina. Fu autore di diversi romanzi che ebbero un certo riscontro nell’Inghilterra vittoriana con titoli come Lord Lynn’s Wife (1864) e Lady Flavia(1865) che avevano per protagonisti aristocratici e trattavano tematiche come la bigamia. Oggi la sua fama è però dovuta ai suoi racconti soprannaturali scritti per riviste all’epoca famose come Blackwood’s Magazine e riuniti principalmente nel volume Major Peter pubblicato nel 1866. In verità molti racconti a lui attribuiti furono pubblicati in forma anonima – fra cui il classico e bellissimo racconto qui presentato Horror: A True Tale del 1861 – tanto che qualcuno ha ipotizzato si trattasse di una donna (forse anche in alcuni casi  perchè i protagonisti principali sono femmine). L’antologia di Hypnos – curata con grande competenza e passione dall’esperto Claudio Di Vaio che fa un’accurata analisi dei testi nella postfazione- contiene 4 storie. Horror: A True Tale è oggi il suo racconto più famoso e più ristampato. Ciò che lo caratterizza è la sua ambientazione natalizia che lo rende subito familare ai lettori di lingua inglese. Leggere ghost-stories a Natale in Inghliterra è un’antica tradizione . Lo stesso Montague R. James era solito leggere i suoi racconti in quell’occasione caratterizzata da un’atmosfera particolare. L’originalità della storia è dovuta all’inserimento nell’impianto narrativo, da parte di Harwood, di elementi del mondo delle fiabe. Così in un’antica magione inglese possiamo incontrare personaggi come le tre sorelle orfane di madre e la fata madrina appartenenti a favole antiche come “La bella e la bestia” e “La bella addormentata nel bosco”. La protagonista – una delle tre sorelle – si ritroverà a passare una notte intera in una stanza di un’ala poco frequentata della dimora a cui si accede tramite un corridoio pieno di ritratti. Durante la notte avrà un incontro che segnerà per sempre la sua esistenza. Anche nel successivo The Painted Room At Blackston Manor troviamo una donna che, a causa di un disguido, si trova a passare una nottata in compagnia di un fantasma mentre in Our Best Bedroom troviamo riferimenti alla vita dei curati della Chiesa Anglicana. La storia sembra appartenere in realtà al filone del romanzo sensazionalistico vittoriano. Infine in The Underground Ghost – l’unico racconto edito in Italia da Gianni Piloe Sebastiano Fusco – un uomo si perde in una miniera di sale del Cheshire  durante una visita turistica dove incontrerà una misteriosa donna. La discesa nel sottosuolo simboleggia il viaggio nei meandri dell’inconscio mentre i riferimenti alla mitologia classica – l’anabasi e il labirinto -vengono risolti in maniera nuova e originale. Il volume si può acquistare direttamente nel negozio online di Hypnos o sul Delosstore o su ibs.