Navi in guerra, di Gareth L. Powell

Lo spazio si agitò e si aprì e da quella distorsione balzò fuori una creatura. Una creatura enorme e surreale che cadeva alla velocità di un falco spaventoso, le ali nere e frastagliate piegate indietro, la bocca aperta e le zanne che rilucevano alla luce delle stelle. Sembravano delle immense fauci con due fila di denti simili a gioielli. Poi lo schermo si spense e la nave si inclinò di lato.

(trad. di Evelina Croce)

 

Presentazione della Fanucci:

L’ex nave da guerra Trouble Dog e il suo equipaggio di disadattati vengono richiamati in servizio attivo nella Squadra di Recupero per investigare su una chiamata d’aiuto dalla navicella spaziale Lucy’s Ghost. Il suo equipaggio è stato costretto a mettersi in salvo e ha trovato rifugio in una nave abbandonata di vecchia generazione, lanciata diecimila anni prima da una razza aliena. Questa nave enorme nasconde dei segreti mortali.
Ona Sudak, una criminale di guerra, sta per affrontare il plotone di esecuzione per le sue azioni durante la Guerra dell’Arcipelago, quando, all’ultimo momento, viene fatta uscire dalla sua prigione di massima sicurezza. L’Armata Marmorea ha bisogno che guidi le sue navi prima che possa scatenarsi una guerra con gli umani, facendo rispettare la pace a tutti i costi. Le navi aliene non tollereranno la resistenza e tutti i dissidenti saranno respinti con schiacciante e implacabile forza.
Ma la sua nave intercetta i messaggi indirizzati alla Trouble Dog e non può ignorarli: è una potenziale minaccia. Mentre la Trouble Dog e il suo equipaggio si danno da fare per salvare l’equipaggio della Lucy’s Ghost, la nave si ritroverà stretta tra mostri alieni da una parte e dalla potenza di fuoco dell’Armata Marmorea dall’altra.
Dal vincitore di numerosi premi, Gareth L. Powell, arriva il secondo libro dell’acclamata serie fantascientifica Embers of War, il seguito di Focolai di guerra.

 

La realtà insondabile dell’iperspazio, tramite il quale la Fantascienza permette alle astronavi di aggirare il limite della velocità della luce, a volte si è popolata di creature mostruose: già negli anni ’50 Cordwainer Smith aveva immaginato misteriose entità aggirarsi negli abissi dello “Spazio Due”. Le creature presenti in Navi in guerra (Fleet of Knives, 2019) non sono quindi le prime, e sicuramente non saranno le ultime.

Il romanzo, secondo di una trilogia firmata dall’inglese Gareth L. Powell, se da un lato non brilla per originalità e fa subito venire in mente altre serie di successo (una fra tutte The Expanse, del duo statunitense James S. A. Corey), dall’altro si distingue per un elevato grado di leggibilità. Si deve ringraziare ovviamente il lavoro dell’ottima traduttrice, Evelina Croce, ma le doti stilistiche di Powell paiono certe e indiscutibili.

La narrazione in prima persona, i continui cambi di punto di vista da un personaggio all’altro, la frequenza delle scene d’azione e, non ultimo, la brevità dei capitoli contribuiscono alla scorrevolezza di questo romanzo, caratteristica riscontrata anche nel primo capitolo della serie, Focolai di guerra (Embers of War, 2018). La scelta dell’autore di Bristol di passare velocemente da una situazione all’altra ha il pregio di mettere a suo agio un lettore abituato alla serialità televisiva o all’intrattenimento videoludico. L’altra faccia della medaglia è uno scarso approfondimento psicologico dei vari protagonisti che, per la maggior parte, sembrano simili a tanti altri già visti sul piccolo schermo o conosciuti in altri titoli.

I due libri di Powell hanno in comune talmente tanti elementi – non solo i protagonisti (ai quali con Navi in guerra se ne aggiungono di nuovi) ma anche la linea narrativa di fondo – che praticamente costituiscono le prime due parti di un’unica storia. Per fortuna dei lettori il volume conclusivo, Light of Impossible Stars, è già uscito sugli scaffali anglosassoni e non dovrebbe tardare a farsi vedere anche da queste parti.

L’alto tasso adrenalinico, la simpatia di alcune figure (una su tutte l’alieno Nod) e un pizzico di caro, vecchio sense of wonder fanno della space opera targata Powell un prodotto godibile e fruibile da varie tipologie di lettore; libri forse non indimenticabili ma di sicuro intrattenimento (di questi tempi molte persone ne hanno bisogno). Nonostante il passaporto dello scrittore, questa serie più che nel solco della spumeggiante fantascienza spaziale britannica si colloca in quello della science fiction di oltre Atlantico, con numerose similitudini con i lavori del già summenzionato duo Corey, di Becky Chambers e altri.

Chi scrive è felice che questo bravo autore abbia fatto il suo ingresso nel catalogo della Fanucci, con la speranza che la casa editrice romana prenda in considerazione anche la sua prima trilogia, la serie steampunk e ucronica assieme di Ack-Ack Macaque, che parrebbe ricca di spunti ben più originali e intriganti.

Nel frattempo, buona lettura!

 

Gareth L. POWELL, NAVI IN GUERRA (Fleet of Knives, 2019), trad. di Evelina Croce, Fanucci Editore, collana Narrativa, 311 pp., 2020, prezzo di copertina 18,00 €.