Nemesis Games – L’esodo, di James S. A. Corey

Tornare a bordo della Rocinante fu come tornare a casa, solo che anch’essa era vuota

(trad. di Annarita Guarnieri)

 

Seconda di copertina.

Mille nuovi mondi sono adesso raggiungibili. Il più grande esodo della storia del genere umano sta per iniziare. Mentre orde di coloni partono alla volta dei nuovi orizzonti, le vecchie strutture di potere del sistema solare sono prossime a crollare. Intere flotte scompaiono, i sistemi di difesa sono inermi di fronte alla forza degli eserciti di coloro che bramano il potere, il terrore manda a segno attacchi prima d’ora impensabili, che mettono in ginocchio i pianeti interni. È come se gli uomini dovessero scontare la colpa di essersi spinti oltre l’immaginabile, al di là delle proprie possibilità, prendendo possesso del destino dell’universo. James Holden e l’equipaggio della Rocinante dovranno lottare per sopravvivere in un mondo in cui l’ordine è mantenuto con la forza e la legge è stabilita dalla violenza. La loro missione è fare ritorno alla casa che hanno lasciato e ripercorrere a ritroso la via che li ha condotti nella nuova era, in un futuro che non avrebbero mai immaginato.

 

Con il quinto capitolo della serie The Expanse, Daniel Abraham e Ty Franck, aliasJames S.A. Corey, confermano tutta la loro abilità nonché la furbizia letteraria. NEMESIS GAMES – L’ESODO (Nemesis Games, 2015) non solo evita alla storia, iniziata con Leviathan Wakes (2011), di frenare o di farsi prevedibile, ma addirittura le imprime ulteriore spinta, aprendole nuove e interessanti prospettive.

L’espediente tecnico utilizzato dal duo statunitense è quello di approfondire i personaggi che compongono l’equipaggio dell’astronave Rocinante: il capitano Holden, pur presente, diventa uno spettatore passivo (o quasi) e allontana da sé le principali luci della ribalta a favore di Alex, Amos e, soprattutto, Naomi. Ciascuno di loro diventa il protagonista di una sottotrama e, nello svolgere delle storie, il lettore ne scopre il passato, più o meno burrascoso. Si viene a creare così una sorta di quadro, complesso e ricco di motivi intrecciati, in cui entrano figure già note ma che, a giudicare dalle premesse, dovrebbero andare ad arricchire la ciurma della Rocinante.
Come già detto per i precedenti volumi, lo stile scorrevole e ben tradotto, l’azione incessante, con alcune situazioni al limite del verosimile, e i dialoghi mai banali e non privi di umorismo confezionano un prodotto di alta qualità, destinato a intrattenere e divertire il lettore appassionato di Space Opera. Non resta che attendere l’edizione italiana di Babylon’s Ashes, romanzo uscito a dicembre negli Stati Uniti e, possibilmente, di un’antologia dei racconti che dal 2012 la coppia di scrittori ha ambientato nello stesso universo.
Se e quando la serie tv arriverà alla quinta stagione, le puntate raggiungeranno l’apice di spettacolarità. 

 

James S.A. COREY, NEMESIS GAMES – L’ESODO (Nemesis Games, 2015), trad. di Annarita Guarnieri, Fanucci, pp. 568, 2016, prezzo 19,00 € (ebook 4,99 €).