Paavo Deshin, di Kristine Kathryn Rusch

 

In piedi, con le spalle così vicine alla cupola e la Terra incorniciata dietro di loro, i Fantasmi avrebbero dovuto avere dell’oscurità là dove avevano il busto, un po’ di blu, bianco, e verde dietro ai loro volti.

Invece sembravano quasi reali.

(trad. di Giulio Bruno)

 

Presentazione della Delos:

In un universo dove umani e alieni hanno formato un commonwealth galattico denominato “Alleanza Terrestre” trattati interplanetari regolano la convivenza tra le razze, e gli umani, che  cercano di espandersi sul suolo di altri pianeti e sistemi solari, devono sottostare alle bizzarre usanze extraterrestri. Spesso le leggi aliene non hanno un senso immediato per gli umani, ma la punizione per chi le viola  è quasi sempre terribile, e può andare dalla perdita della vita a quella del sequestro del primo figlio. Spesso gli umani, per evitare le conseguenze dei loro reati, si affidano ad agenzie che provvedono alla loro “scomparsa”, fornendo una nuova identità su altri mondi. Alla loro caccia sono  sguinzagliati i tracker, cacciatori di teste ingaggiati dagli alieni in cerca di giustizia. Come di consueto, l’avventura galattica della Rusch è anche un modo per porsi interessanti domande sulla morale futura e sui rapporti tra la civiltà umana e le varie culture aliene.

Paavo Deshin si inserisce in questo filone narrativo. È la storia di un bambino speciale: di intelligenza superiore al normale, Paavo, per tutta la sua breve vita, ha convissuto con la presenza di due “fantasmi” molto particolari. I suoi genitori adottivi, Luc e Gerda Deshin, potenti gestori della malavita lunare, non ne sono al corrente, ma quando Paavo comincia a incontrare in maniera concreta i “fantasmi” il problema esploderà in tutta la sua drammaticità.

 

Nell’ennesimo caso in cui si ritrova coinvolto, Miles Flint, investigatore lunare nonché “artista dei recuperi” già incontrato in altre storie, è poco più di una comparsa. Vero protagonista è colui che dà il titolo all’opera, un bambino sensibile e dalla spiccata intelligenza. Non c’è molta azione in “Paavo Deshin”: centrali sono i sentimenti, le relazioni familiari, i dubbi e i tormenti dei personaggi, numerosi nonostante la brevità del testo. L’attenzione del lettore si concentra su quella che, fondamentalmente, è una vicenda di affidamento di un minore che potrebbe svolgersi ai giorni d’oggi, in una qualsiasi città mondiale. Ma grazie all’ambientazione lunare e soprattutto ad alcuni elementi squisitamente hard science fiction – che porteranno alla soluzione finale – il lettore viene coinvolto e trasportato in una realtà futura, complessa e credibile.

La scrittrice nativa di Oneonta (New York) continua a dimostrare tutto il suo talento, già apprezzato in altre opere sia di questa serie sia di altro genere (compresa la letteratura fantasy), dote che si distingue per lo stile fluido, le storie originali e l’eccellente caratterizzazione psicologica dei protagonisti.

Con questo romanzo breve prosegue altresì l’avventura della collana digitale “Biblioteca di un Sole Lontano”, grazie soprattutto all’impegno di Sandro Pergameno, garanzia di qualità per tutti gli appassionati di fantascienza; non meno prezioso è l’apporto grafico dell’instancabile artista Tiziano Cremonini.

Kristine Kathryn RUSCH, PAAVO DESHIN (The Possession of Paavo Deshin, 2010), trad. di Giulio Bruno, Delos Digital, collana Biblioteca di un Sole Lontano, pubblicazione digitale, prezzo 2,49 €, 2017.