Prisma: racconti italiani dal futuro

Cassini, Crudeli, Fontana, Giraudi, Guiso, Minutilli, Moscarda, Peka, Petrucci, Rotelli. Non è una squadra di calcio, ma molto di più. Quelli elencati sono gli autori e le autrici di Prisma, un’antologia di racconti di fantascienza tutta italiana realizzata con molta cura da Moscabianca edizioni.

I dieci racconti di Prisma: volume 1 (esiste già il secondo volume) sono finestre sul futuro che si aprono e chiudono nell’arco di poche pagine, dando appena il tempo (ma quanto basta) di assaggiare futuri più o meno possibili, molto a rischio di diventare reali o il cui argomento è qualcosa che merita la nostra attenzione.

Un possibile futuro dell’umanità ce lo mostra L.K. Peka col suo racconto “Agente ecologico”, che è la storia di una catastrofe ambientale dopo la quale l’ecosistema è stato riprogrammato con elementi artificiali che sostituiscono, del tutto o in parte, la flora e la fauna.

Oppure, come suggerisce Loreta Minutilli nel racconto “L’universo accanto”, in futuro avremo tutti un apparecchio chiamato iRec, in grado di prevedere gli eventi futuri e in particolare le conseguenze delle nostre scelte.

A giudicare dall’ottimo livello dei racconti, la serie di antologie Prisma si presenta come un proficuo laboratorio dove gli scrittori e le scrittrici promettenti possano esprimersi, emergere, crescere, favorendo così lo sviluppo di una fantascienza italiana sempre più affermata.