Profilo di Neil Gaiman

Dopo tutto, di cose fragili ce ne sono talmente tante. Le persone si rompono così facilmente, e anche i sogni, e i cuori.

 

Prevengo già le perplessità di chi guarderà storto la presenza di Gaiman tra questi profili di autori SF, l’ho inserito perché è uno dei miei scrittori prediletti, e inoltre amo gli inetichettabili e chi spazia ad ampio spettro nel genere fantastico. Gaiman, tra l’altro, al posto di Science Fiction per SF, preferisce, secondo me a ragione, il termine Speculative Fiction, che purtroppo però non ha mai preso molto piede.
Il mio incontro col buon Neil è abbastanza recente, anche se non molti anni separano le nostre nascite, prima trovato nei fumetti Marvel, poi, con una certa curiosità, andato a cercare con maggiore insistenza nei suoi romanzi, antologie e graphic novel. E la piacevole sorpresa è stata riscoprire, dopo tanti anni di lettura, la gioia e l’entusiasmo giovanile di tempi passati per uno scrittore, cosa che mi sembrava ormai quasi impossibile.
Ma ora vediamo un po’ di districarci (impossibile) nella sua fantasmagorica carriera, che, ricordiamolo, continua ancora impavida.
Nato a Porchester (Inghilterra) il 10 novembre 1960, vive negli USA dal 1992, giornalista, sceneggiatore e produttore di film, scrittore, inizialmente pubblica saggi e altro, ma non narrativa. Inizia ad occuparsi del genere fantastico dopo la metà degli anni ’80, la sua prima graphic novel è CASI VIOLENTI (Violent Cases, 1987), un urban fantasy con cui inizia la sua collaborazione con quel grandissimo artista che è Dave McKean, che proseguirà fino ai nostri giorni. Nel 1988-1989 (raccolta completa 1991) è la volta di BLACK ORCHID (Black Orchid), sempre con McKean, singolare vicenda di una superoina vegetale, inserita nell’universo DC Comics (compaiono Batman e altri) che li lancerà definitivamente all’attenzione del grande pubblico. Seguono, ma ne cito solo alcuni, THE BOOKS OF MAGIC (The Books of Magic, 1991), con, tra gli altri, autori del calibro di John Bolton e Charles Vess, il notevole e inquietante SIGNAL TO NOISE (Signal to Noise, 1992), ancora con McKean, THE LAST TEMPTATION (The Last Temptation, 1994), illustrato da Michael Zulli e da un’idea concettuale di Alice Cooper, sottilmente bradburyano, LA TRAGICA COMMEDIA O LA COMICA TRAGEDIA DI MR PUNCH (The Tragical Comedy or Comical Tragedy of Mr Punch: A Romance, 1994), I LUPI NEI MURI (The Wolves in the Walls, 2003) e MIRRORMASK (Mirrormask, 2005), entrambi con Dave McKean, l’ultimo titolo diventerà anche un film.
Ma la sua opera grafica di maggiore successo e rinomanza resta la saga di SANDMAN, articolata in 75 storie tra il 1988 e il 1996, più spin-off e storie collaterali, vincitrice di World Fantasy AwardBram Stoker Award e ben 26 Eisner. In epoca recente (2015) uscirà anche il numero 0, OVERTURE e nel decennale della serie Gaiman pubblicherà uno splendido volumetto con un romanzo breve mirabilmente illustrato dalle tavole di Yoshitaka Amano, CACCIATORI DI SOGNI (The Sandman: The Dream Hunters, 1999) che poi avrà curiosamente anche una versione graphic novel (2009) con lo stesso titolo, illustrata da P.Craig Russell.
Gaiman per illustrare le sue storie si circonda di grandi artisti, dalle impressionanti cover del fedele Dave McKean a Charles Vess, Bill Sienkewicz, Milo Manara, Glenn Fabry, Michael Zulli, P.Craig Russell, JH Williams III e svariati altri, tutto per narrarci le vicende di Sogno (Morfeo) e dei suoi Eterni fratelli e sorelle (The Endless), la splendida e indimenticabile Death, Delirio, Disperazione, Desiderio, Distruzione e Destino. Sandman deriva da un vecchio personaggio dei fumetti che qui viene completamente rivisto e mutato. Shakespeare, l’Inferno, angeli & diavoli, esseri immortali, creature mitologiche provenienti da varie culture, mostri, locande alla fine del tempo, fate & folletti, stelle senzienti, un viaggio indimenticabile. Al momento in Italia nella collana Sandman Deluxe troviamo i volumi da 0 a 12, i primi 10 contengono la storia “ufficiale”, l’11 NOTTI ETERNE (Endless Nights, 2003), il 12 il già citato CACCIATORI DI SOGNI di Russell e a parte si trova lo stesso titolo in versione romanzo. E’ appena uscito I PICCOLI ETERNI come Addendum, di Jill Thompson.
Un’opera unica, impegnativa che non dovrebbe mancare nelle librerie degli appassionati del fantastico.
Una delle storie di Sandman, SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE (A Midsummer Night’s Dream, 1990), illustrato da Charles Vess, vince il World Fantasy Award, SANDMAN: OVERTURE vince l’Hugo nel 2016 come graphic novel.
Nel 2006-2007 per la Marvel scrive alcune storie che riprendono GLI ETERNI (Eternals) di Jack Kirby.
Passiamo alla narrativa in formato prosa, nel 1990 in collaborazione con Terry Pratchett pubblica BUONA APOCALISSE A TUTTI! (Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter Witch), un fantasy umoristico sull’Anticristo e i 4 Cavalieri dell’Apocalisse, recentemente uscito anche come serie tv. Quindi è la volta dello splendido NESSUN DOVE (Neverwhere, 1996), un dark fantasy ambientato a Londra e nato da una sceneggiatura tv, ne esiste anche una bella versione grafica. 1999, è la volta di STARDUST (Stardust), fantasy con tavole di Charles Vess, che avrà una notevole versione cinematografica. Nel 2001 irrompe AMERICAN GODS (American Gods), che vincerà Hugo, Nebula e Locus Award, antiche e nuove divinità si combattono in America, anche di questo uscita serie tv e versione grafica. Splendida l’edizione speciale con le tavole di Dave McKean. CORALINE (2002), trasformata in film nel 2009 e con versione grafica, vince Locus, Nebula e Hugo. I RAGAZZI DI ANANSI (Anansi Boys, 2005), si svolge nello stesso universo di American Gods, ma con un tono più scanzonato e disimpegnato. IL FIGLIO DEL CIMITERO (The Graveyard Book, 2008), vince un altro Hugo e le Carnegie Medal e Newbery Medal.
Nel 2013 esce L’OCEANO IN FONDO ALLA STRADA (The Ocean at the End of the Lane) che unisce un substrato con elementi di SF ad una vicenda fantasy.
Notevoli sono anche le sue antologie, ne cito alcune: COSE FRAGILI (Fragile Things: Short Fiction and Wonders, 2006), IL CIMITERO SENZA LAPIDI ED ALTRE STORIE NERE (M Is for Magic, 2007) e TRIGGER WARNING (Trigger Warning: Short Fiction and Disturbances, 2015). Le antologie contengono diversi racconti vincitori di altri Hugo e Locus Award, tra cui il notevole UNO STUDIO IN SMERALDO (A Study in Emerald, 2003) un’affascinante fusione di Sherlock Holmes e i Miti di Cthulhu.
Ci sono tante altre cose, citerei le recenti uscite di MITI DEL NORD (Norse Mythology, 2017) e QUESTA NON E’ LA MIA FACCIA (The View From the Cheap Seats, 2016), impagabile raccolta di saggi e prefazioni.
Nonostante i suoi scritti siano quasi sempre sul versante fantasy, Gaiman è un profondo conoscitore della SF, avido lettore fin dall’infanzia, ama moltissimo Bradbury (che io vedo molto vicino a lui come approccio al fantastico inetichettabile), Le Guin, Lafferty, Leiber (a cui dedicherà un episodio di Sandman IL SOGNO DI MILLE GATTI), Delany, Ballard, Ellison, Wolfe, Burroughs, Moorcock, Pratchett, Aldiss. E scrive meravigliosamente bene, In un modo così semplice e lineare che lo fa sembrare facile, ma non lo è affatto. Gaiman è l’amico affabile e simpatico, ironico, dotato di un sottile senso dell’umorismo, che ti offre una fetta di torta e un bicchiere di ottimo vino, ti fa sbellicare dalle risa con qualche arguta battuta, poi ti accompagna all’uscita e lungo il tragitto ti spinge giù per la scala della cantina, chiude la porta a chiave e ti lascia in un luogo oscuro e sulfureo, popolato di mille sussurri, di divinità egizie e norrene, di creature che percepisci e ti auguri di non vedere. E lì ti lascia per qualche secolo. E proprio per questo lo amo.
E qui mi fermo, in attesa delle sue prossime cose.
E così un tempo eri vivo, e poi sei diventato un sogno.
Un tempo ero un sogno. Ma poi me ne sono andato. E a dire il vero mi ha fatto davvero piacere essere vivo.
NELLA NOTTE (Into the Night, The Sandman #15 – marzo 1990)

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