Red Country, di Joe Abercrombie

“Sentite”, disse il taverniere, “non voglio guai nella mia…”

“Nemmeno io li volevo”, fece Agnello. “Ma loro sono venuti a cercarmi. I guai hanno questa brutta abitudine”. Si tolse i capelli bagnati da davanti alla faccia; i suoi occhi erano spalancati e brillavano, il respiro era corto e la bocca schiusa, sorridente. Non come uno che si preparava a svolgere un brutto compito, ma come un uomo contento del lavoro piacevole che lo aspettava, e infatti se la prendeva comoda neanche stesse gustando una buona cena. All’improvviso, Shy rivide tutte quelle cicatrici come fosse la prima volta e un brivido gelato le corse lungo le braccia e la schiena, facendole rizzare tutti i peli.

 

Presentazione della Gargoyle:

Shy Sud sperava di poter seppellire il suo cruento passato e cavalcare via con un bel sorriso sulla faccia, ma prima dovrà rispolverare le maniere forti per riprendersi la sua famiglia. E lei non è certo tipo da tirarsi indietro di fronte a ciò che è necessario fare. Così si metterà sulle tracce dei rapitori con un paio di buoi e il suo codardo patrigno Agnello a farle compagnia.

Ma anche lui ha seppellito un sanguinoso passato e nelle Terre Remote, dove non c’è Legge, il passato non rimane a lungo sotto terra.

Il loro viaggio li porterà per aride piane fino a una città di frontiera stritolata nella morsa dell’avidità, tra faide, duelli e massacri, e poi fino in cima alle inesplorate montagne verso la resa dei conti con gli Spettri. E come se tutto questo non fosse abbastanza, saranno costretti a una scomoda alleanza con Nicomo Cosca, il famigerato mercenario, e il suo scriteriato legale Tempio, due uomini di cui nessuno dovrebbe fidarsi.

 

Il sempre più apprezzato Joe Abercrombie (classe 1974) ha deciso di scrivere un fantasy con un’ambientazione diversa dal consueto, introducendo caratteristiche del genere western in un contesto medievaleggiante: il risultato è RED COUNTRY (Red Country, 2012), sesto capitolo ambientato nell’universo della Prima Legge. Il romanzo, pubblicato sempre dalla Gargoyle, si svolge una decina di anni dopo la fine della trilogia iniziale, quando i clamori della battaglia descritta in The Heroes (2011) non si sono ancora sopiti.

Come è normale con l’autore britannico, il lettore si trova davanti una storia spumeggiante, a tratti crudele, a tratti ironica, stracolma di azione, colpi di scena, battaglie e combattimenti corpo a corpo. C’è altresì un’accurata analisi dei caratteri dei personaggi, di primo e secondo piano, alcuni dei quali conosciuti in precedenza come l’inossidabile Cosma, i nordici Glama il Dorato e Caul il Brivido, per non parlare del guerriero forse più famoso e sanguinario di tutto il Mondo Circolare. La protagonista Shy Sud, tipica eroina di Abercrombie per coraggio e risolutezza, compare pure nel racconto “Desperado”, contenuto nell’antologia Mondadori La principessa e la regina (Dangerous Women, curata da George R. R. Martin e Gardner Dozois, 2013). In questo insieme, risalta per simpatia lo sventurato, pusillanime ma ricco di risorse Tempio, una figura che entrerà nell’Olimpo dei personaggi indimenticabili di Abercrombie, al fianco di Logen “novedita” e Glokta l’inquisitore.

Ma in RED COUNTRY si nota soprattutto la rivisitazione in chiave fantasydel mito della frontiera che, sebbene non sia il tema dominante del romanzo, rimane sullo sfondo, quasi a far da cornice ad altre tematiche ben più importanti, quali l’amore, l’amicizia, l’insubordinazione, la prevaricazione. Molti sono gli elementi immediatamente riconducibili al western: la carovana di pionieri, i nativi sul sentiero di guerra per difendere la propria terra, la città di frontiera piena di vizio e sozzure varie. Solo nella parte finale della storia il fantasytradizionale riprende il sopravvento, con la presenza di un ordine di monaci guerrieri arroccato in una fortezza di montagna, ricolma di tesori e meraviglie (tra cui un drago meccanico). Ancor più degli altri stand-alone, l’elemento propriamente magico è assente: la bravura di Abercrombie nel catalizzare l’attenzione è tale che il lettore appena si accorge di questa mancanza.

Sebbene inserito nel contesto più ampio dell’universo letterario della Prima Legge, RED COUNTRY si può leggere autonomamente; il divertimento è comunque garantito. Ma chi segue le peripezie dei personaggi di Abercrombie fin dal primissimo romanzo, Il richiamo delle spade (The Blade Itself, 2006), coglierà gli innumerevoli riferimenti alle vicende passate e, conoscendo i trascorsi di alcuni personaggi, non potrà non commuoversi davanti a determinate scelte. Rimaniamo in attesa del prossimo episodio…

 

Joe ABERCROMBIE, RED COUNTRY (Red Country, 2012), trad. di Benedetta Tavani, Gargoyle, collana Gargoyle Extra, 640 pp., 2015, prezzo € 24,90.