Ritratto di famiglia con superpoteri, di Steven Amsterdam

Una famiglia un po’ disastrata dei nostri giorni, genitori separati, adolescenze difficili, la fatica dei giovani di diventare adulti e la fatica degli adulti di essere adatti al loro ruolo: sono questi gli ingredienti del secondo romanzo di Steven Amsterdam, uscito in Italia nel 2012 per le Edizioni ISBN.

Il titolo originale del libro è “What the Family Needed”. Un titolo che racchiude in sé la storia, e che si apprezza ancora più arrivando al finale dell’opera.

Malauguratamente, all’edizione italiana è stato dato un titolo quasi imbarazzante: “Ritratto di famiglia con superpoteri”. La tradizione italica di dare titoli brutti e fuorvianti a film e libri è molto radicata e questo caso va annoverato tra le “perle” del genere.

Si legge “Ritratto di famiglia con superpoteri” e subito ci si convince di avere in mano una copia romanzata del cartone degli “Incredibili” della Pixar. Personalmente, credo che il successo contenuto di questo notevole libro sul nostro mercato sia dovuto proprio alla scelta incomprensibile del titolo.

Perché qui i superpoteri ci sono, ma non è una storia di supereroi.

Ogni membro della famiglia, ad un certo punto della sua vita, riceve un dono, un potere misterioso, un super-potere diverso per ognuno.

Ma i poteri restano in secondo piano, non rendono più straordinarie le loro vite, ma li aiutano ad essere “normali”, a vivere le loro difficoltà quotidiane, ad essere davvero sé stessi. Sono poteri che completano in qualche modo la loro personalità e che per questo non escono dalla sfera privata.

La storia è corale, a ogni membro della famiglia viene dedicato un capitolo e i capitoli completano la storia come i tasselli di un mosaico. Solo sul finale si comprende il senso di questi doni e la rivelazione, di una struggente bellezza, non delude.

In sintesi, è un’opera molto valida, forse con una partenza un poco lenta, ma ben scritta e congegnata.

Steven Amsterdam (nato a New York il 31 gennaio 1966) è uno scrittore statunitense. Vive a Melbourne, in Australia, dove lavora come infermiere specializzato in cure palliative. Prima di “Ritratto di famiglia con superpoteri”, ha pubblicato nel 2011 un altro romanzo dal titolo “Things We Didn’t See Coming” dove narra di un futuro post-apocalittico.