Roma eterna, di Robert Silverberg

La città di Roma è come un palinsesto, un rotolo che è stato scritto, ripulito e poi di nuovo scritto, ancora e ancora: tutti i vecchi testi appaiono in mezzo a quelli nuovi. Duemila anni di storia frastornano il visitatore con una singola occhiata. Non si distrugge mai niente qui, tranne in qualche rara eccezione, e solo per costruire edifici ancora più impressionanti in situ… Tutti questi stili sono mischiati nel centro storico della città, circondato da uno spaventoso anello di orrende e imponenti torri di epoca moderna, di tetri uffici e di appartamenti della Roma contemporanea. Persino con tutta la loro bruttezza sono straordinariamente grandiosi in un modo tutto romano. Roma non si può definire altro che maestosa: eccelle in ogni cosa, persino nella bruttezza.”
(trad. di Mara Gini)

 

Solo uno scrittore dell’esperienza di Robert Silverberg (classe 1935) poteva affrontare con successo un tema ampiamente sfruttato come quello dell’impero romano che non crolla e prospera sino ai giorni d’oggi.

Strettamente parlando Roma eterna, pubblicato dalla bolognese Elara nella collana Libra Fantastica, non è un romanzo bensì un fix-up di una decina di racconti redatti a partire dal 1989, che solo nel 2003 Silverberg ha amalgamato e fuso in un’opera unica.

Il risultato è uno dei massimi capolavori del genere ucronico. E’ la storia epica, drammatica e affascinante assieme, della città di Roma e del suo impero universale che, tra splendori, miserie, periodi di crisi, rinascite e guerre civili guida la civiltà umana lungo le tappe del progresso: dai viaggi oltreoceano alla rivoluzione industriale, dai moti borghesi ai primi passi dell’esplorazione spaziale.

Attraverso il punto di vista privilegiato di imperatori, statisti, diplomatici e occasionalmente persone comuni, tutti personaggi credibili, il lettore scopre un mondo dove le grandi religioni monoteistiche, come cristianesimo e islamismo, non sono mai nate, mentre gli ebrei sono rimasti una piccola e insignificante tribù, ai margini dell’area mediterranea. In questo contesto gli eserciti di Roma hanno esteso progressivamente l’egemonia imperiale su tutto il globo, seppure con qualche rovescio (come nel Nuovo Mondo, ad opera dei Maya). E chi non si è piegato agli stendardi dell’Urbe ha ceduto davanti al suo potere economico, tipo l’Estremo Oriente. Significativo, nella linea temporale creata da Silverberg, è il ruolo rivestito da alcune figure chiave: sovrani o generali che, con la propria personalità, non solo frenano il periodico declino delle istituzioni imperiali ma rilanciano il potere di Roma, infondendo nuovo slancio e vitalità.

Ogni singolo racconto è una finestra che si apre su un momento importante della storia romana, una testimonianza illuminante dell’ampio respiro concepito dall’autore americano per quest’opera, nonché dell’accuratezza con cui l’ucronia è stata dipinta.

La qualità dei racconti è sempre alta, ma in alcuni casi, come in “Con Cesare nel mondo sotterraneo” (With Caesar in the Underworld, originariamente pubblicato dalla rivista Asimov’s Science Fiction, ottobre/novembre 2002), si raggiunge un livello ineguagliabile. Al di là dei tanti personaggi, è comunque la città di Roma, con le sue innumerevoli contraddizioni, che emerge come protagonista unica e costante nel corso dei secoli dell’intero libro.

Da notare che in passato l’interesse, se non vero e proprio amore, per questa città da parte di Silverberg si era già manifestato: lo scenario capitolino compare ad esempio sia in Ali della notte (Nightwings, 1969) che in Shadrach nella fornace (Shadrach in the Furnace, 1976).

L’unico racconto che apparentemente si discosta dagli altri è quello che conclude Roma eterna: in “Verso la terra promessa” (To the Promised Land, in Omni, maggio 1989), un gruppo di ebrei egiziani si appresta ad abbandonare il pianeta a bordo di un razzo che, disgraziatamente, esplode poco dopo il decollo. Il fallimento non farà però desistere gli ebrei dal loro progetto di trovare una nuova patria su un pianeta libero dal giogo di una Roma eterna.

 

Robert SILVERBERG, ROMA ETERNA (Roma Eterna, 2003), trad. di Mara Gini, Elara, collana Libra fantastica, 335 pp., 2014, prezzo 13,50.