Shoggoth in fiore, di Elizabeth Bear

Harding dispone le sue provette, le spatole in vetro, le bacinelle dove intende sciacquare le provette con i campioni raccolti, per assicurare che qualunque acido sia diluito a livelli di sicurezza, prima di riportarli nella Bluebird. Da qui, può vedere che sono almeno tre shoggoth.

(trad. di Antonio Ippolito)

 

Presentazione della Delos Digital:

Shoggoth in fiore è apparso originariamente nel numero di marzo 2008 della rivista americana Asimov’s Science Fiction, ed è stato successivamente ripubblicato nella collezione omonima della Bear e in varie raccolte dei migliori racconti dell’anno. Ambientato sulle coste atlantiche di New Haven (Maine) e ispirato al celeberrimo ciclo lovecraftiano dei Grandi Antichi, il racconto narra la vicenda del professor Harding, uno studioso di colore che si occupa di flora preistorica,  e ribalta con estrema originalità le tematiche del maestro di Providence, inserendole, con grande umanità e visione storico-sociale, nel contesto degli anni successivi alla Grande Guerra e nel periodo dell’ascesa al potere di Hitler e delle problematiche razziali in America.

 

Con questo racconto, che nel 2009 si è aggiudicato lo Hugo Award for Best Novelette, Elizabeth Bear senza il minimo timore reverenziale scava sino alle radici più profonde dei miti di Cthulhu: in un numero limitato di pagine il lettore,  attraverso gli occhi stupiti del protagonista, scopre l’intimo rapporto che esisteva tra gli Shoggoth, creature amorfe e malleabili, e gli Antichi, i loro inquietanti padroni, ere geologiche prima della comparsa dell’essere umano sulla Terra.

Non solo la scrittrice del Connecticut si mantiene fedele allo spirito del solitario di Providence ma, abilmente, inserisce nella trama la vicenda personale, tormentata e dolorosa, del dottor Harding, la cui carriera accademica è ostacolata dal colore della propria pelle. Lo studioso afro-americano (questo sì un elemento innovativo rispetto alla tradizione lovecraftiana) scopre la vera natura della creatura fantastica battezzata con il nome scientifico di Oracupoda horribilis, e si trova davanti a una scelta che potrebbe cambiare il corso della storia umana, proprio alla vigilia del secondo conflitto mondiale.

Per finire, un monito per chi sceglierà l’Adriatico come meta delle prossime vacanze estive: attenzione a non tuffarsi troppo al largo (leggere il racconto per scoprire a quale pericolo si potrebbe andare incontro).

 

Elizabeth BEAR, SHOGGOTH IN FIORE (Shoggoths in Bloom, 2008), trad. di Antonio Ippolito, Delos Digital, collana Biblioteca di un Sole Lontano (#51), pubblicazione digitale, 2019, prezzo 1,99 €.