Solo e il Ciclo della Grande Nave, di Robert Reed

La storia di un incredibile personaggio si intreccia con quella della Grande Nave, fin dalla notte dei tempi.

Di Robert Reed abbiamo detto più volte che è un autore prolifico ed eclettico che ama spaziare in tutti i sottogeneri della fantascienza, dalla space opera moderna alle sofisticate estrapolazioni del nostro futuro.
Solo (Alone) apparve nel 2010 in una delle migliori antologie dell’anno, Godlike Machines, dedicata da Jonathan Strahan ai più potenti e incredibili oggetti presenti nel nostro universo, e fu poi scelto da Rich Horton per la sua raccolta delle migliori storie del 2010.
Questa novella, epica sia nelle vicende che nella grandezza degli avvenimenti, narra la storia di un personaggio alquanto singolare, che vive e si muove per secoli o anche millenni all’interno della Grande Nave, tutto osservando e tutto registrando ma senza mai intervenire in maniera attiva negli eventi.
Essere senziente o forse solo macchina superevoluta, Solo racconta con la sua storia anche la storia della Grande Nave, della sua incredibile e lontana creazione, dei popoli, umani e alieni che vivono al suo interno, dei comandanti che ne regolano il corretto funzionamento nel suo semieterno viaggio per la galassia.
Inserito dall’autore come primo capitolo, in ordine cronologico, della raccolta
The Greatship, Solo rimane un’opera affascinante e avvincente, fondamentale nella comprensione di questo ciclo ormai affermato anche nel nostro paese.

Robert Reed ( 09/10/1956 Omaha, Nebraska) è un autore statunitense di Science Fiction molto prolifico ma davvero poco tradotto nel nostro paese; vincitore del premio Hugo e del Locus nel 2007 col romanzo breve “Un Miliardo di Donne come Eva” (A Billion Eves) e di svariati altri premi minori.
Reed predilige la forma breve, il racconto o il romanzo breve, e forse questo è uno dei motivi per cui non è molto tradotto nel nostro Paese (pare difatti che il lettore di SF italiano prediliga i romanzi e non apprezzi molto i racconti, inoltre non abbiamo riviste “all’americana” nelle quali pubblicare questi racconti; per il romanzo breve varrebbe lo stesso discorso al quadrato…).
Nonostante tutto qualcosina è arrivata anche qui in Italia….
A riprova della alta qualità delle opere di Robert Reed, possiamo trovare diversi suoi racconti nelle antologie Year’s best SF curate da David G. Hartwell (e pubblicate
da Urania), nella famosa antologia “Il Meglio della SF Vol.2 – L’Olimpo dei Classici Moderni”, curata da Gardner Dozois, in diversi Millemondi degli anni 90 (ancora Urania), su Fantasy & Science Fiction n.5, su Robot n.57 e su “Strani Universi”, l’antologia edita dalla Nord e curata da Piergiorgio Nicolazzini che contiene i
5 romanzi brevi finalisti al premio Hugo 1998. Negli ultimi anni invece è stata Delos a porre maggiore attenzione alle opere di Reed; la collana di DelosDigital Biblioteca di un Sole Lontano, curata da Sandro Pergameno, ha pubblicato diversi racconti e romanzi brevi dell’autore statunitense (Qui trovate elencate tutto ciò che è uscito….). La metà di questi titoli appartiene ad un ciclo che mi ha affascinato e divertito: il ciclo della Grande Nave.

Il Ciclo della Grande Nave (The Great Ship Universe) è composto da svariati racconti e romanzi brevi, tutti leggibili singolarmente ma che vanno a formare un vastissimo affresco che illustra la storia della Grande Nave, un’astronave a forma di planetoide dalle incredibili dimensioni: è più grande perfino di Giove!
Non si sa chi abbia costruito la Grande Nave…non si sa quale sia la sua funzione… vagava abbandonata dalle parti della Via Lattea, dove fu trovata dagli Umani (o meglio dai loro discendenti pressochè immortali, i trans-umani) che ne presero possesso e la rimisero in funzione. Il viaggio inaugurale della Grande Nave sarà una passeggiata di mezzo milione di anni intorno alla Via Lattea.
A bordo vivono centinaia di razze diverse e troviamo centinaia di habitat differenti (“…la Grande Nave era piena di alieni antichi e imperscrutabili, anime sagge nate quando la Terra era ancora un ammasso di atomi che ribollivano dentro mille Soli sparsi…”). La Nave è talmente grande che solo una parte è utilizzata e conosciuta, tutto il resto è da scoprire….
E Reed ci accompagna in questo immaginifico e suggestivo viaggio alla scoperta della Grande Nave. La maestria di Reed sta nel creare storie con diversi protagonisti e che si svolgono anche a distanza di secoli o millenni; in questo modo i suoi racconti sono da un lato “semplici racconti” (alcuni avventurosi, altri gialli, altri più riflessivi…) e dall’altro aggiungono tasselli all’affresco della grande nave definendone le caratteristiche, gli ambienti e tutto il resto. Il tutto condito con forti dosi di sense of wonder e disegnato con uno stile lineare, semplice, essenziale ed incisivo.

Solo” (Alone, 2010) è un romanzo breve pubblicato recentemente da Delos (Biblioteca di un Sole Lontano n.30); casualmente è stato il primo racconto del ciclo che io abbia letto… e devo dire che “Solo” (sebbene perfettamente leggibile singolarmente, come tutti gli altri racconti e romanzi del ciclo) è proprio il punto di partenza ideale per chi ha voglia di buttarsi alla scoperta della Grande Nave; e difatti lo stesso Robert Reed, che nel 2013 ha dato alle stampe l’opera di Fix-Up The Greatship, lo usa come primo capitolo del suo romanzo-raccolta (The Greatship è disponibile anche in formato digitale o mediante Print on Demand).

Questa misteriosa creatura senziente, la cui vita può essere misurata in millenni, vaga per la Grande Nave ed è testimone di tantissimi fatti, sebbene non intervenga mai in prima persona; questo romanzo è essenziale per avere subito un’idea di cosa la nave può essere e di cosa potrebbe contenere e/o nascondere, per capire come funziona, come viene amministrata….seguire Camminante nei suoi spostamenti a bordo della Grande Nave è davvero eccitante! Una lettura che non consente di staccare gli occhi dal reader…da leggere tutto d’un fiato! Ed una volta terminata la lettura non ci si può non appassionare alla Grande Nave…sono sicuro che correrete a cercare gli altri racconti e romanzi del ciclo.

E dunque diamo un’occhiata a quello che possiamo trovare in italiano.
Sempre per la collana Biblioteca di un Sole Lontano sono usciti i romanzi brevi “Falsa Identità” (Camouflage, 2005) e “La Caldera della Buon Sorte” (The Caldera of Good Fortune, 2007) ed il racconto “La Notte del Tempo” (Night of Time, 2003; assolutamente delizioso!); sulla prima parte di Tutti i Mondi Possibili (traduzione italiana dello Year’s best SF n. 31 curato da Gardner Dozois) uscito per Millemondi-Urania troviamo “Mentale Prezioso” (Precious Mental, 2013); ed infine su Strani Universi, antologia della Nord , troviamo lo splendido “Marrow” (Marrow, 1997), romanzo breve finalista per il premio Hugo 1998; lo Hugo quell’anno fu vinto da Allen Steele col suo “Dove gli angli temono di avventurarsi“… è mia modesta opinione che il premio sarebbe dovuto andare a questo gioiellino di Robert Reed.
Spero proprio che Delos ( o chiunque altro) riesca a portare in Italia altre storie di questo bellissimo ciclo….questi racconti stuzzicano proprio l’appetito!

Solo (Alone, 2010) di Robert Reed; Copertina di Tiziano Cremonini, traduzione di Alberto Meletto, Delos Digital – Biblioteca di un Sole Lontano n.30 (a cura di Sandro Pergameno), 82 pagine, disponibile solo in formato digitale.