The Traitor’s Blade, di Sebastien De Castell

“Sebastien de Castell had just finished a degree in Archaeology when he started work on his first dig. Four hours later he realized how much he actually hated archaeology and left to pursue a very focused career as a musician, ombudsman, interaction designer, fight choreographer, teacher, project manager, actor, and product strategist. His only defence against the charge of unbridled dilettantism is that he genuinely likes doing these things and that, in one way or another, each of these fields plays a role in his writing. He sternly resists the accusation of being a Renaissance Man in the hopes that more people will label him that way.

Sebastien lives in Vancouver, Canada with his lovely wife and two belligerent cats.”

(Dalla pagina Goodreads dell’autore)

 

“Falcio is the first Cantor of the Greatcoats. Trained in the fighting arts and the laws of Tristia, the Greatcoats are travelling Magisters upholding King’s Law. They are heroes. Or at least they were, until they stood aside while the Dukes took the kingdom, and impaled their King’s head on a spike.

Now Tristia is on the verge of collapse and the barbarians are sniffing at the borders. The Dukes bring chaos to the land, while the Greatcoats are scattered far and wide, reviled as traitors, their legendary coats in tatters.

All they have left are the promises they made to King Paelis, to carry out one final mission. But if they have any hope of fulfilling the King’s dream, the divided Greatcoats must reunite, or they will also have to stand aside as they watch their world burn…”

(Sinossi dell’edizione originale dell’opera)

 

Salve amici, in questo breve articolo vorrei parlarvi del primo libro della serie dei Greatcoats, Traitor’s Blade del canadese Sebastien De Castell. La storia, narrata in prima persona, segue le vicende di tre magistrati itineranti, i Greatcoats che prendono il nome dai loro lunghi cappotti di pelle rinforzati con placche d’osso e dotati di numerose tasche con i più vari strumenti utili alla loro sopravvivenza.

Infatti i nostri sono selezionati non solo in virtù della loro perizia giurisprudenziale ma anche in base alla loro qualità di duellanti: capita spesso che essi debbano far valere il loro verdetto in un duello giudiziario (trial by combat): Falcio (il protagonista nonché “First Cantor” dei Greatcoats) utilizza due stocchi in combattimento mentre vi basti sapere che Kest e Brasti sono conosciuti rispettivamente come “La spada del re” e “La freccia del re”.

I Greatcoats devono la loro fedeltà solo alla legge e non si inchinano davanti a nessuno, neanche davanti a Paelis, il re che ha rifondato il loro ordine per porre un freno all’arbitrio dei duchi suoi sottoposti. In ogni caso neanche avrebbero un re davanti a cui inchinarsi quando la storia ha inizio: infatti re Paelis è stato ucciso cinque anni prima da una congiura dei Duchi che adesso hanno le mani libere: l’ordine dei Greatcoats è infatti stato sciolto ed i suoi membri sono visti come rinnegati, chiamati in modo dispregiativo “trattari” (“manto stracciato” nel linguaggio del regno di Tristia).

Come se ciò non bastasse, i nostri sono ingiustamente accusati dell’omicidio di un potente mercante che se ne era assicurato i servigi in qualità di guardie del corpo.

La trama procede con un ritmo serrato e non lesina colpi di scena, i combattimenti sono narrati con rara capacità visto che l’autore è un appassionato di scherma e l’onnipresente umorismo dei protagonisti (caratterizzati benissimo) riesce ad alleggerire anche la più cupa delle situazioni che si troveranno ad affrontare. Potrei aggiungere altro sul worldbuilding ma non voglio rovinarvi il piacere di scoprire i santi e le divinità di Tristia, nonché le caratteristiche dei vari ordini che da secoli ne plasmano la storia. Sulla trama in sé vi dico solo che il re, prima della propria morte, ha affidato a ciascuno dei centoquarantaquattro Greatcoats una missione, imponendo ad alcuni di loro anche un vincolo alla segretezza. Quale sarà il disegno di Paelis? Riuscirà a prendere corpo?

Spero di aver suscitato in voi almeno un barlume di curiosità verso questo libro, il primo di una tetralogia, che purtroppo non è disponibile in italiano: ai volenterosi che volessero reperirlo in lingua inglese auguro buona lettura.

 

Luca Giardinazzo