UCZ #150 – Le sabbie di Marte, di Arthur C. Clarke

Le osservazioni condotte da Mars Express, Mars Exploration Rover e dalla sonda Phoenix hanno confermato la presenza di acqua sul pianeta, concentrata maggiormente attorno ai poli.
E il protagonista di questo celebre romanzo di Clarke, che ha avuto l’onore di inaugurare i “Romanzi di Urania” e che oggi festeggia con un’edizione speciale il 150° volume della “Collezione”, non può certo dirsi stupito. Quando Martin Gibson sbarca sul pianeta rosso, infatti, lo trova già parzialmente colonizzato dagli uomini: ma i coloni non hanno mai visto l’ombra di un marziano.
Se dunque, malgrado tutto, i marziani ci sono, vuol dire che sono ben nascosti. E c’è poco da meravigliarsi che le immagini delle sonde, pur scattate dal suolo, non ne abbiano ancora rivelato l’esistenza.

Il 10 ottobre del 1952 vedeva la luce la collana I Romanzi di Urania, diretta da Giorgio Monicelli che nel suo primo numero offriva ai lettori italiani un romanzo uscito poco meno di un anno prima negli U.S.A. , ovvero “Le Sabbie di Marte” di Arthur C. Clarke. Questo celeberrimo volume, illustrato in copertina da Curt Caesar, è divenuto il simbolo della storica collana della Mondadori oltrechè un pezzo molto ricercato tra i collezionisti.
Il numero 1 de I Romanzi di Urania è stato sottoposto a studi, analisi, è stato tema di dibattiti, di dissertazioni ed è possibile trovare, anche in rete, tutti i dati tecnici relativi al volume che permettono di distinguerne edizione, tipi e sotto-tipi (come ad esempio la copia UOR, ovvero la prima edizione originale e quindi la più pregiata, la UAN1 e la UAN 2, ovvero copie anastatiche che differiscono per alcuni particolari).

L’Urania n.1 è diventato in qualche modo anche il simbolo della fantascienza in Italia.

Come fa notare Giuseppe Lippi, nel profilo dell’autore che troverete in coda al romanzo , “…Giorgio Monicelli aveva deciso di guardare al presente della fantascienza, introducendola con un testo ben poco melodrammatico e anzi sobrio quanto può esserlo qualunque avventura di quel tipo. Clarke rappresentava la fantascienza del possibile, tecnologicamente esatta e sorretta da un’immaginazione di prim’ordine. I suoi racconti…. Prefiguravano una realistica storia dell’astronautica, concludendosi con una visione palingenetica in cui l’Umanità sarebbe approdata a una fase più matura dell’esistenza.“.

Personalmente trovo azzeccatissima la scelta di Giorgio Monicelli: iniziare la neonata collana con un autore che sarebbe diventato uno dei più grandi ed insostituibile colonna portante della SF mondiale, un autore che ha saputo mettere insieme il lato più avventuroso della SF e quello più speculativo con un occhio di riguardo per la verosomiglianza scientifica, che ha legato il suo nome tanto a capolavori della Science Fiction quanto, in maniera più o meno diretta, alla scienza (i satelliti geostazionari…la Fascia di Clarke, l’ascensore spaziale, le molte previosioni azzeccate nei suoi romanzi), al cinema (con il capolavoro “2001:Odissea nello Spazio“), vincitore dei più prestigiosi premi del settore nonchè Grand Master della SFWA, considerato uno dei 3 grandi della Fantascienza (i “Big Three” sono Asimov, Heinlein e Clarke); citando ancora il profilo scritto da Giuseppe Lippi “non solo un maestro della fantascienza, ma un uomo le cui idee hanno forgiato il nostro presente e forse influenzeranno ancora il futuro“.

Ammetto di non essere un grande amante di Arthur C.Clarke e di essermi avvicinato a “Le Sabbie di Marte” con un certo scetticismo: un autore che non mi fa impazzire , un testo datato 1951….
…eppure sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla lettura di questo scorrevole e breve romanzo!
Ovviamente in alcuni passaggi risente del peso dei suoi 64 anni, ma nonostante questo non si può non restare affascinati da “Le Sabbie di Marte“.

Le Sabbie di Marte” è il romanzo perfetto per il lettore digiuno di fantascienza che vuole avvicinarsi a questo mondo; al suo interno infatti vengono toccate le più importanti tematiche del nostro amato genere: c’è il viaggio spaziale (trattato sia dal punto di vista Hard che da quello Soft visto che Clarke tocca tanto gli aspetti tecnici del viaggio quanto quelli psicologici dei membri dell’equipaggio) , ci sono gli Alieni ed un’antichissima civiltà scomparsa, ci sono problemi scientifici (rendere Marte abitabile) e problematiche sociali (conflitti tra Coloni e Terrestri), ci sono le colonie Umane, c’è azione,mistero ed intrighi politici e ci sono spettacolari scenari cosmici…. E tutto questo è perfettamente miscelato all’interno della storia che non risulta mai pesante.
Insomma, per tutti i motivi su elencati, è un must per i fantascientisti italiani!

UCZ ed Arthur C. Clarke

Dopo aver inaugurato la mitica collana Urania, “Le Sabbie di Marte” va a segnare anche un altro numero particolare, un traguardo non da poco, ovvero il centocinquantesimo numero della collana Urania Collezione.

Clarke è tra l’altro uno degli autori più rappresentati su UCZ (secondo solo a Robert A. Heinlein) la quale ha pubblicato fin ora ben 6 romanzi ed una antologia di racconti.
Franco Brambilla, il bravissimo illustratore di UCZ, si è superato con la copertina di “Spedizione di Soccorso” che è,secondo il mio modesto parere, una delle più belle che lui abbia mai realizzato per Urania -Mondadori.

UCZ #014 La Città e le Stelle
UCZ #071 Spedizione di Soccorso (Antologia)

UCZ #096 Terra Imperiale

UCZ #112 Incontro con Rama

UCZ #123 Le Fontane del Paradiso

UCZ #143 Polvere di Luna

UCZ #150 Le Sabbie di Marte

Sfogliando l’UCZ #150 troviamo, in appendice al romanzo, un bel profilo dell’autore delineato dal curatore di UCZ, Giuseppe Lippi, intitolato Arthur C. Clarke su Marte; chiude il volume la Bibliografia Italiana di Arthur C. Clarke curata da Ernesto Vegetti e Andrea Vaccaro (e badate…. è una bibliografia lunga oltre 30 pagine!!).

Qui potete trovare la Scheda-Libro dell’ UCZ #150 con relativo indice.

Vai a “UCZ INTRO: sfogliando Urania Collezione” per la lista completa dei volumi di UCZ ed altre informazioni sulla collana.