Upload, vuoi vivere in eterno? Ma a che prezzo?

Se avete visto la serie televisiva “Black Mirror” trasmessa sulla piattaforma streaming Netflix, e vi è piaciuta la città di San Junipero sicuramente potrebbe interessarvi una serie incentrata integralmente sulla possibilità di continuare a vivere in eterno in una realtà virtuale creata appositamente per voi, il mondo di UPLOAD.

Il 1° maggio del 2020 la piattaforma streaming Amazon Prime ha iniziato il nuovo mese con l’inaugurazione di una nuova serie televisiva dal sapore trascendentale. Gli statunitensi Greg Daniels, Robbie Amell e Andy Alloa hanno dato vita ad un mondo futuristico dove la tecnologia la fa da padrona, riducendo l’essere umano ad una ameba il cui unico scopo è fare lo spettatore di ciò che lo circonda, fino ad avere la possibilità di “caricare” (upload appunto) la propria coscienza prima del trapasso in un sistema virtuale digitale creato su misura della persona interessata in funzione della sua personalità, caratteristica, ma soprattutto in funzione della sua situazione economica.

Composta da 10 episodi nella sua prima stagione, il protagonista Nathan, interpretato dall’attore Robbie Amell, programmatore e sviluppatore di software muore prematuramente a causa del malfunzionamento della sua macchina automatica. Catapultato nella realtà virtuale di “Lake View” grazie alla sicurezza economica della sua ragazza inizierà una nuova “vita” che lo porterà a scontrarsi con diverse realtà.

Ma è davvero quello che sembra? Può un uomo continuare a vivere in eterno come se nulla fosse successo? Quale complicanze etico-morali avrebbe tutto ciò? Ma soprattutto a che prezzo?

Ai posteri l’ardua sentenza.