Valerian e la città dei mille pianeti

Lunga vita al cinema di intrattenimento, finanche quello di fantascienza. Anzi, verrebbe da dire soprattutto quello di fantascienza. Con il freschissimo film Valerian e la città dei mille pianeti  (2017) il regista francese Luc Besson regala al pubblico un’opera che intrattiene, ebbene sì, senza vergogna e senza sfigurare. Tanto materiale, visivo e non, e il ritmo forsennato, rendono Valerian qualcosa di speciale dove adulti e ragazzini possono divertirsi insieme.

Certo, Luc Besson non si è inventato niente di nuovo perché Valerian e la città dei mille pianeti è tratto dal fumetto Valérian e Laureline del disegnatore francese Jean-Claude Mézières, però il regista, per quanto affermato, ha dato prova di saperci fare. Ancora una volta. Molti, infatti, lo ricorderanno non tano per Lucy, altro recente film di fantascienza del regista, quanto per Il quinto elemento (1997) con Bruce Willis attore protagonista.

Valerian e Laurelien sono due giovanissimi agenti interplanetari drogati di adrenalina alle prese con missioni impossibili nei più disparati angoli dell’Universo. Naturalmente stanno dalla parte dei buoni ma non si possono definire esattamente dei bravi ragazzi. Il fatto che Valerian ci provi insistentemente con la sua collega non sfigura eccessivamente nel quadro complessivo, forse anche perché il corteggiamento si arresta prima che possa diventare ridicolo. Insomma, Valerian e Laureline flirtano come due adolescenti finché non arriva il momento di lavorare.

I due protagonisti si muovono in un’ambientazione da sogno. Una moltitudine di alieni si trova in mezzo al loro cammino, alieni assurdi, mostruosi e buffi, buoni e cattivi, docili e orrendamente pericolosi. Le insidie sono sempre dietro l’angolo, l’avventura dei due agenti interplanetari è spesso imprevedibile. Sullo sfondo c’è il destino di una civiltà aliena molto speciale, sull’orlo dell’estinzione, e un oggetto piccolo, semplice, eppure incredibilmente prezioso tanto che i peggiori criminali dell’Universo se ne vogliono impadronire.

Riusciranno i nostri eroi a togliere l’oggetto dalle mani sbagliate? Per farlo, devono passare dentro all’immensa Astronave dei mille pianeti, una struttura complessa e variegata che si intuisce derivare dalla Stazione Spaziale Internazionale dei nostri tempi. Si tratta di una stazione spaziale dalle dimensioni inimmaginabili nella quale vivono a stretto contatto una moltitudine di specie aliene che mettono a disposizione le proprie capacità e competenze al servizio del bene comune. Là dentro se ne vedono davvero delle belle.