Valour. L’astro splendente, di John Gwynne

Il Sole Nero la Terra nel sangue bagnerà

l’Astro Splendente ai Tesori unirsi dovrà.

Dai loro nomi conoscerai i loro altari:

Sterminatore del Sangue, Vendicatore del Sangue, Amico

Dei Giganti, Cavalcadraig,

Potere Oscuro contro Portatore di Luce.

Uno sarà Marea, l’altro Roccia nel turbine de’mari.

(trad. di Stefano A. Cresti)

 

Seconda di copertina:

L’annosa guerra condotta dal re di Tenebral, Nathair, ha ormai devastato le Terre dell’Esilio. Insieme alla sua perfida e intrigante alleata, la regina Rhin di Cambren, i cui reali obiettivi sono sconosciuti allo stesso sovrano, il conquistatore percorre quelle immense lande con il suo esercito spietato, sterminando chiunque si opponga alla sua crociata e schiacciando sotto il suo giogo le genti sconfitte. Data per morta, Cywen ha perso la sua famiglia e ha visto la sua patria saccheggiata dai crudeli invasori. Ma non ha scelta: dovrà battersi con tutte le forze per sfuggire ai nemici, per i quali rappresenta una pericolosa minaccia che può intaccare il loro potere. Suo fratello Corban, intanto, vaga esiliato insieme ai compagni alla ricerca dell’unico luogo che possa dare loro rifugio: il Domhain. Ma per raggiungerlo dovranno affrontare le bande di guerrieri di Cambren, i giganti e i wolven delle montagne. Saranno queste le prove che il giovane Corban dovrà superare per diventare colui che tutti credono sia: l’Astro Splendente destinato a liberare le Terre dell’Esilio.”

Avete letto e riletto l’intera saga dei Drenai di David Gemmell? Aspettate con ansia il prossimo romanzo di George R.R. Martin o Joe Abercrombie? Per ingannare l’attesa, la serie “La Fede e l’Inganno” di John Gwynne (classe 1968) è la lettura ideale. Con un’avvertenza: nei romanzi di questo autore, almeno in quelli pubblicati sinora, manca sia la crudezza di Martin, sia l’ironia di Abercrombie.

VALOUR (Valour, 2014), secondo capitolo del ciclo inaugurato tre anni fa, riprende le vicende bruscamente interrotte in “Malice”. A differenza di quest’ultimo, in VALOUR il ritmo della narrazione è decisamente più spedito, ci sono meno pause e aumentano vertiginosamente le scene di battaglia e i duelli. S’ingrossa pure il numero di personaggi, soprattutto femminili, a fare da contorno alle gesta del protagonista: il giovane Corban, “prescelto” da un’antica profezia a raccogliere attorno a sé una serie di oggetti magici, i Tesori, e contrastare così il paladino del Male.

La magia, seppur presente, non è fin qui l’elemento portante della storia. Lo stile di Gwynne, semplice e senza fronzoli, è scorrevole e aiuta a leggere speditamente le quasi ottocento pagine del libro.

Indubbiamente i personaggi, tutti o quasi, sono stereotipati; la trama è movimentata da una ricca serie di colpi di scena, per la maggior parte prevedibili. Soprattutto, non siamo di fronte ad alti livelli di originalità. E’ probabile che lo scrittore inglese, nato a Singapore dove il padre era di stanza con la Royal Air Force, non fosse interessato a questo obiettivo quanto ad emulare, più fedelmente possibile, l’opera principe di George R.R. Martin. Infatti, sparsi qua e là nei libri di Gwynne gli omaggi alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono numerosi.

VALOUR è quindi consigliato principalmente agli amanti del fantasy moderno. Forse non entrerà nell’Olimpo del genere (sebbene alcuni riconoscimenti questa serie se li sia conquistati, come un David Gemmell Legend Award nel 2013 per il miglior romanzo d’esordio) ma sicuramente allieterà, senza grandi pretese ed emozioni eccessive, le ore trascorse sotto l’ombrellone, in attesa di letture più stimolanti. In Inghilterra è in uscita il terzo (e conclusivo?) volume: “Ruin”.

Chi volesse saperne di più su John Gwynne e le Banished Lands può visitare il sito dell’autore: http://www.john-gwynne.com

John GWYNNE, VALOUR. L’ASTRO SPLENDENTE (Valour, 2014), trad. di Stefano A. Cresti, Fanucci, collana Immaginario Fantasy, pp. 780, 2015, prezzo 25,00 € (ebook 4,99 €).