Il sole oscurato, di Nora K. Jemisin

Il mondo era rosso e fatto di ossa. Rotolando e urlando mentre cadeva, l’uomo che era stato Wanahomen si ritrovò ridotto a una nullità. Il ricordo della veglia era ancora con lui, anche se distante e sfocato, come l’infanzia.

(trad. di Pierluigi Fazzini)

 

Dalla presentazione della Fanucci:

Gujaareh, la città dei Sogni, è afflitta dal dominio imperiale del Protettorato Kisuati. Una città in cui l’unica legge era la pace ora conosce solo violenza e oppressione… e incubi. Una mortale e misteriosa pestilenza perseguita i cittadini di Gujaareh, condannando gli infetti a morire durante il sonno tra urla strazianti. Assediata da sogni oscuri e crudeli signori, la città e tutta la sua gente languiscono nell’ardente desiderio di sollevarsi, ma Gujaareh conosce la pace da troppo tempo. Qualcuno dovrà mostrare loro la strada. La speranza sarà riposta in due reietti: la prima donna che abbia mai potuto unirsi al sacerdozio della dea dei Sogni, e un principe in esilio che desidera solo rivendicare il proprio diritto di nascita. Insieme dovranno resistere all’occupazione di Kisuati e tentare di svelare il mistero sull’origine dei Sogni della morte… prima che sia troppo tardi e che Gujaareh si perda per sempre.

 

Il successo riscosso da Nora K. Jemisin con la trilogia The Broken Earth (in corso di pubblicazione da parte di Mondadori), ha spinto la casa editrice Fanucci a completare la serie di Dreamblood, iniziata nel 2014 con la pubblicazione del romanzo La luna che uccide (The Killing Moon, 2012) e conclusa finalmente con Il sole oscurato (The Shadowerd Sun, 2012).

Quest’ultimo ovviamente pesca a piene mani dal primo capitolo del dittico, scritto tutto d’un fiato nello stesso anno: non solo l’ambientazione fantasy, largamente ispirata all’antico Egitto, ma anche alcuni personaggi (relegandoli però a ruoli secondari). Il tempo della narrazione è spostato dieci anni nel futuro e vengono mostrate le conseguenze sulla città fluviale di Gujaareh degli eventi narrati nel primo libro.

La vicenda è incentrata su una coppia di protagonisti: un principe in esilio tra i nomadi del deserto che cerca di recuperare il trono perduto da fanciullo, e una giovane aspirante guaritrice, prima donna a essere ammessa in un ordine fino ad allora rigorosamente maschile e maschilista. La ragazza, nonostante i suoi indubbi poteri, è psicologicamente frenata da un’infinità di paure dai cui solo lentamente, e con molta sofferenza personale, riuscirà a liberarsi.

Al di là del worldbuilding – pregio di tutte le opere della scrittrice statunitense – di questo libro ciò che più colpisce sono l’introspezione psicologica dei vari personaggi, la profondità delle loro relazioni interpersonali, le situazioni tormentate, alcune delle quali a dir poco disperate e destinate a una tragica fine.

Non può mancare la storia d’amore tra i protagonisti ma tutti i personaggi, chi più chi meno, sono travolti dal turbinio dei sentimenti. L’aspetto pur dominante del romance non compromette la godibilità della trama fantasy, sviluppata con molta intelligenza sullo sfondo di un regno devastato da un morbo onirico, dall’origine misteriosa ma altamente mortale. A peggiorare la situazione, la città di Gujaareh si trova sotto occupazione militare da parte del potente impero meridionale di Kisua, conosciuto in La luce che uccide. L’azione è concentrata nella parte finale con una singolarità: gli scontri più che sul campo di battaglia avvengono nell’arena dei sogni.

La storia di per sé è autonoma ma per una maggior comprensione della vicenda e soprattutto della complessa cultura di Gujaareh si consiglia la lettura del libro precedente (disponibile in ebook), prima di affrontare Il sole oscurato.

 

Nora K. JEMISIN, IL SOLE OSCURATO (The Shadowed Sun, 2012), trad. di Pierluigi Fazzini, Fanucci Editore, Collezione Immaginario Fantasy, 443 pp., 2020, prezzo di copertina 16,90 € (ebook 9,99 €).