Fantasy & Science Fiction: edizione italiana anno 1 numero 2

E visto che ci siamo parliamo anche del numero due dell’edizione italiana di Magazine of Fantasy & Science Fiction, versione Elara. Anche questo è un ottimo fascicolo, contenente alcuni racconti e romanzi brevi che non possono mancare nella collezione di ogni appassionato degno di questo nome. In particolare vanno segnalati i tre romanzi brevi che riempiono gran parte del volume.

Una rosa per l’ecclesiaste (A Rose for Ecclesiastes), che nel lontano 1963 lanciò nell’empireo dei Grandi della sf il compianto Roger Zelazny, rimane uno dei classici più importanti della narrativa breve del novecento: si tratta di una storia toccante e memorabile ambientata su un Marte che riecheggia, con le sue misteriose sacerdotesse, più quello della Brackett e di Bradbury che non quello tecnico/scientifico di Clarke.

Sippulgar dei sortilegi (The Way They Wove the Spells in Sippulgar), di Robert Silverberg, riprende, in tono più leggero e fantastico, ma con il solito stile brillante e colorito dell’ultimo suo periodo, l’ambientazione del grande pianeta Majipoor, con le sue miriadi di genti e costumi. E’ la storia di un viaggio sulla enorme superficie del pianeta alla scoperta della città dorata di Sippulgar e dei suoi molteplici culti religiosi.

Il nome dei fiori (Naming the Flowers, 1992) di Kate Wilhelm, anch’esso già edito come il classico di Zelazny, è un altro piccolo gioiello uscito dalla penna della Wilhelm, la storia di una strana ragazza di origini misteriose e di un normalissimo americano coinvolto in qualcosa di più grande di lui..
Completano il fascicolo i racconti (inediti) di Ron Goulart e Robert Sheckley e la colonna dei saggi/recensioni di Di Filippo.