Il velo delle stelle, di Mercurio D. Rivera

La dimensione del globo, larga circa due metri, permetteva di vedere le deboli luci della città che si trovavano sotto una coltre di nuvole che fluttuavano nella sottile atmosfera. Deboli stelle punteggiavano le pareti della stanza; una simulazione del sole, grande come un pompelmo, galleggiava nell’angolo lontano.

– Questo – disse Milagros – è il progetto a cui ho lavorato negli ultimi due anni: Terra Virtuale.

(trad. di Ferdinando Wanni Temporin)

 

Presentazione Delos Digital:

Uno dei grandi scopi della fantascienza, se non il principale, è quello di estrapolare le possibili conseguenze delle scoperte scientifiche sul mondo dell’uomo e sugli aspetti che ci riguardano, dagli impatti che possono avere sulla vita quotidiana a quelli sui rapporti interpersonali. In questa splendida novelette Davide Mercurio Rivera mostra un affascinante risvolto di un innovativo esperimento di realtà virtuale, che pone ancora una volta la terribile e cruciale domanda: fino a che punto per la scienza è lecito spingersi nelle sue ricerche, anche quando sono volte a salvare migliaia o milioni di vite umane? In sostanza, il fine giustifica  sempre i mezzi? O forse non li giustifica mai?

Milagros Maldonado, una scienziata e ricercatrice informatica, è convinta di avere fatto una scoperta sensazionale, e di aver trovato una soluzione ai massimi problemi dell’umanità, come il riscaldamento globale, malattie finora incurabili come il cancro, o addirittura una forma  di protezione da possibili impatti di meteoriti sul nostro pianeta, come quelli che hanno causato l’estinzione dei dinosauri: ha inventato infatti un mondo virtuale, che può manipolare a suo piacimento, variando e introducendo qualsiasi variabile ritenga opportuno, e lo ha popolato di esseri senzienti, salamandre intelligenti che dovranno risolvere i vari problemi che la scienziata, come una sorta di divinità superiore, o di “fato maligno”, andrà a riversare su di loro.

 

Per il cinquantanovesimo numero della collana digitale Biblioteca di un Sole Lontano, il curatore Sandro Pergameno ha scelto un piccolo gioiello  firmato dal promettente autore statunitense Mercurio D. Rivera, il racconto lungo “Il velo delle stelle” (Beyond the Tattered Veil of Stars), uscito in origine sul numero di marzo-aprile 2020 della rivista Asimov’s Science Fiction.

Come spiegato nell’introduzione dallo stesso Pergameno, l’idea che sta alla base della storia non compare qui per la prima volta nel panorama del genere fantascientifico. Oltre ai citati Theodore Sturgeon e George R. R. Martin, a chi scrive vengono in mente Edmond Hamilton (con il racconto Fessenden’s Worlds, 1937) e, più vicino a noi, Daniel F. Galouye (con il romanzo Simulacron 3, 1964, fra le fonti d’ispirazione della saga cinematografica di Matrix). In tutti questi esempi il lettore scopre mondi, anche complessi, virtuali e no, manipolati da un creatore che non ha nulla di divino. Lo sviluppo irrefrenabile della tecnologia, il perfezionamento dell’intelligenza artificiale, l’accresciuta capacità dell’essere umano di creare realtà fittizie sono alla base di queste storie. A volte lo scopo di tali creazioni è scientifico, finalizzato addirittura alla salvezza del genere umano; in altri casi la motivazione principale del demiurgo è il puro divertimento; cause a parte, soggiaciono diverse questioni, in primis sulla eticità dell’esperimento (parafrasando un classico della fantascienza russa “è difficile essere un dio”) ma anche, per esempio, sulla percezione della realtà, per non dire dell’intero universo. Cosa si nasconde dietro il velo di stelle che ammiriamo di notte?

Nello specifico Rivera mostra una capacità assoluta nel cogliere e trasmettere al lettore l’angoscia esasperata che permea la civiltà delle salamandre sulla Terra Virtuale, sempre in attesa dell’ennesima e inspiegabile punizione divina. Solo un indomabile spirito di sopravvivenza le consentirà, in ogni occasione, di rispondere con successo alle sfide lanciate dal nemico invisibile. Il racconto acquista, soprattutto nella parte conclusiva, un afflato cosmico che sarebbe degno di essere sviluppato in un’opera di maggiori dimensioni, un romanzo o persino un ciclo.

Già con le (poche) opere al momento disponibili nella Biblioteca di un Sole Lontano, lo scrittore residente a New York rivela una natura che lo affianca agli autori della migliore fantascienza sociologica. Non resta che sperare nella traduzione di altri suoi racconti (al momento non si segnala produzione di romanzi).

Buona lettura!

 

Mercurio D. RIVERA, IL VELO DELLE STELLE (Beyond the Tattered Veil of Stars, 2020), trad. di Ferdinando Wanni Temporin, Delos Digital, Biblioteca di un Sole Lontano (#59), pubblicazione digitale, 32 pp. circa, 2020, prezzo € 1,99.