Il protocollo ombra, di Kazuaki Takano

Il protocollo ombra è un romanzo del giapponese Kazuaki Takano, scritto nel 2011 e pubblicato in Italia nel 2015 da Garzanti.

La narrazione si sviluppa in maniera sincrona in Giappone, in Africa e negli Stati Uniti. Le tre direttrici convergono sulla scoperta in una foresta del Congo di un bambino dotato di un’intelligenza che lo pone al di sopra della razza umana, di cui rappresenta di sicuro il gradino evolutivo successivo.

Questa scoperta viene immediatamente percepita come una minaccia, ed apre, tra i pochi al corrente della notizia, enormi dilemmi etici. Se è vero infatti che l’Uomo di Neanderthal fu soppiantato dalla specie più evoluta, l’Homo Sapiens, questo non potrebbe riaccadere?

Mentre gli Stati Uniti d’America decidono di agire utilizzando dei mercenari, in Giappone si cerca la cura per una malattia incurabile. La trama si dipana quindi tra strategia militare e microbiologia, ma, inaspettatamente, l’intreccio è accompagnato da una interessantissima e profonda riflessione socio-psicologica sulla natura dell’aggressività umana. Lo spirito di contrapposizione tribale e la mancanza di empatia verso il gruppo contrapposto sono purtroppo insiti nella storia dell’uomo.

Il dilemma etico legato alla sopravvivenza del bambino mutante, viene analizzato ripercorrendo, dall’Età della Pietra ai nostri giorni, tutti gli eccidi del “diverso da noi” e tutte le guerre determinate da sterile volontà di potenza: una barbarie senza fine che non permette molte speranze sulla natura umana e che lascia la consapevolezza amara che forse la vera minaccia è proprio l’essere umano.

Kazuaki Takano è stato da molti paragonato a Michael Crichton per lo stile avvincente e le ambientazioni, ma porta su di sé l’impronta di una cultura meno individualistica e questo offre spunti narrativi inattesi e maggiore profondità di analisi. La scrittura è scorrevole e diretta, offre una lettura piacevole e rilassata.

Nel 2015 la Paramount Pictures e la 3 Arts Entertainment hanno annunciato di voler realizzare un film da questo romanzo. La produzione sarà di Erwin Stoff, affermatissimo produttore di opere come Matrix, Io sono leggenda, Constantine, Un oscuro scrutare e Edge of Tomorrow (per citarne solo alcune).

Se il libro è consigliatissimo, veniamo all’unica nota dolente, anzi dolentissima: il titolo dell’edizione italiana. L’edizione originale è intitolata “Jenosaido” che in giapponese significa “Genocidio”. L’edizione inglese si intitola “Genocide of one”, che rende molto bene il dilemma etico posto dal libro.

Ed ecco il mistero: in Italia è stato scelto il titolo “Il protocollo ombra”, il che apre due ordini di riflessione. La prima è sul senso: il libro non fa mai, proprio mai riferimento ad un protocollo ombra, ma neanche a un protocollo senza ombra, insomma questa parola non appare mai. Ma non appare neanche il suo significato desunto, o per sinonimi, insomma per essere garbati diremo che non c’entra proprio nulla con la trama. Posso solo immaginare che l’ignoto genio che ha scelto il titolo non abbia letto il libro. La seconda riflessione è sul merito: perché non lasciare il titolo originale, così perfettamente calzante con la trama?

Questa di cambiare i titoli a caso è una perversione tutta italica che non affligge solo la letteratura ma anche il cinema (pensiamo all’orrore di “Se mi lasci ti cancello”) che speriamo presto vada scemando.

Kazuaki Takano, nato nel 1964 e appassionato di testi scientifici e militari, è molto conosciuto anche per il suo lavoro di sceneggiatore cinematografico sia in Giappone che in USA. “Genocide of one” è il suo secondo romanzo.