Il risveglio del Juggernaut – Ironbound libro II, di Marc Welder

 

Incipit:

L’Hellfire, La Taverna dei Diavoli, è piena e la gente in trepida attesa del Trea$ure sui maxischermi. Nel reality, quattro concorrenti si sfideranno in una caccia al tesoro urbana, violenta e senza pietà.

Il risveglio del Juggernaut è il secondo capitolo della serie Ironbound e, come il precedente, è una lettura appassionante e coinvolgente.

Mentre il primo libro aveva come protagonista Ryan Warner e la trama era descritta dal suo punto di vista, questo capitolo ha come personaggio principale Soul, ex wrestler e amico di Ryan. Il racconto parte da un episodio descritto nel primo romanzo, ma questa volta è Soul a narrare la vicenda. Ognuno dei quattro capitoli che compone Ironbound ha infatti unprotagonista differente, che si “affaccia” nel capitolo precedente.

E io, invece, tutti i giorni sbatto la faccia contro gli orrori di questo mondo e capisco che, fino ad oggi, lo Stato è degradato nello schifo: in un regime sempre più forte, autoritario come può esserlo un Dio; qualcosa che continua a dissanguare; un vestito consumato e dal tanfo stantio, che attende solo di essere dismesso.

Saputo che l’amico Ryan è scomparso, lo “Juggernaut” inizia a indagare, addentrandosi sempre più nei pericoli di una città violenta, gestita da poliziotti corrotti, perfetti cani da guardia (e da combattimento) di politici e affini.

La Città eterna è stata spazzata via con la Terza Guerra, insieme al resto d’Italia, e sulle sue ceneri hanno eretto quel putrescente conglomerato urbano di Megatropolis, la capitale dell’odio. Quella che per protesta gli attivisti del Movimento per la Rinascita hanno ribattezzato Babel, la città dell’incomprensione.

Mano a mano che le indagini vanno avanti, Soul si trova davanti ad un bivio che può cambiagli la vita: seguire o meno Gareth Malmore, il leader politico del Movimento per la Rinascita, che lo vorrebbe mettere a capo del gruppo rivoluzionario il cui intento è rovesciare lo Stato governato dal Burattinaio. Questo perché Gareth lo considera come la persona ideale su cui incentrare l’insurrezione, colpito non solo dal carisma ma anche dal fatto che Soul abbia già compiuto un coraggioso salto della barricata: da polizotto ad attivista. A complicare la scelta c’è la figlia di Soul, attivista a sua volta, e la moglie, in rotta con lui per le sue scelte.

… A volte ho l’impressione che la mia vita sia stata un lungo addestramento per qualcosa che deve ancora avvenire.

La bravura di Marc Welder si rivela nei dialoghi, nella descrizione dei personaggi, nella capacità di creare un futuro distopico e credibie, dal forte sapore retrò grazie airichiami al genere hard boiled (alla Dashiell Hammett). C’è inoltre il divertimento nel cercare le innumerevoli citazioni sparse nel testo; riporto quelle che io ho trovato (o che ho creduto tali):

Platone: mito della caverna,

George Orwell: L’ignoranza è forza; Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano (cit. 1984).

George Orwell: La fattoria degli animali.

Colin Ward: Anarchia come organizzazione.

Frank Baum; Il meraviglioso mago di OZ.

Philip K. Dick: Il cacciatore di androidi (ovvero Ma gli androidi sognano pecore elettriche).

Victor Hugo: L’uomo che ride.

Stephen King: L’uomo in fuga.

Non mancano poi gli omaggi al mondo del wrestling: big boot, chokeslam.

Consigliato a coloro che hanno già letto il primo capitolo (a chi non lo ha fatto suggerisco di recuperarlo), agli appassionati di fantascienza, a chi volesse godersi una lettura originale e avvincente, a chi scrive (o desidera scrivere) così da studiarne lo stile.

Bio:

Marc Welder nasce a Taranto, forgiato negli alti forni dell’ILVA dai resti di un ragazzo qualunque.

Dopo essersi laureato come storico dell’editoria, da alcuni anni è diventato l’editore di se stesso, affidandosi a professionisti del settore come l’illustratore Riccardo Iacono della Electric Sheep Comics e l’editor Giammarco Raponi, già curatore di due Premio Urania per Francesco Verso.

Ama autori come Ellroy, Dick, Evangelisti, Barker, King, Moore, Gaiman, Ennis, Miller, così come registi quali Carpenter, Cronenberg, Polanski, De Palma e tanti altri.

Appassionato di Noir, Horror e Fantascienza, ha l’onore di recensire film e romanzi per il blog Cronache di un Sole Lontano diretto dall’illustre Sandro Pergameno, ex curatore di Fanucci e Editrice Nord. Inoltre, ascolta spesso colonne sonore e musica Rock, Metal e Industial che recensisce per la webzine Rock & Metal in My Blood. Oltre alla scrittura, si diletta nella cucina, nella bibliofilia, nelle sculture in filo spinato e coltiva una personale predilezione per la saggistica newage.

I suoi romanzi, in formato digitale, si possono acquistare negli store on-line come Amazon, IBS, ecc.