Fred Pohl ci ha lasciati

A 94 anni ci lascia anche Frederik Pohl, in un anno terribile per la sf che ha visto già la scomparsa di Jack Vance, Iain Banks e Richard Matheson (ma l’anno scorso, di questi tempi, ci lasciava anche il grande Ray Bradbury). Con la sua dipartita finisce davvero un’èra: era l’ultimo degli scrittori che avevano dato luogo alla Golden Age della fantascienza. Autore, agente, editor di riviste già dalla fine degli anni trenta, Pohl ha attraversato tutti periodi del novecento fantascientifico, ed ha creato, assieme all’amico Cyril Kornbluth una delle correnti più importanti degli anni cinquanta, quella della sf sociologica, con romanzi del calibro de I mercanti dello spazio, Gladiatore in legge, Search the Sky, e racconti come Il tunnel sotto il mondo. Ai tempi della Nord avevo proposto, su Cosmo Oro, quello che ritengo tuttora il suo capolavoro assoluto, Gateway, un magnifico romanzo di fantascienza spaziale moderna, che avrebbe anch’esso dato spunto a nuove correnti e ispirazione a tutta una generazione di nuovi autori. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel genere che amiamo. Addio Fred. RIP.

ps. tempo fa’ avevo proposto un paio di miei articoli sull’opera di Pohl, che ritengo ancora interessanti per chi volesse approfondire la figura di questo gigante della sf. li trovate su questo blog (Frederik Pohl e la fantascienza sociale, e La porta dell’infinito).