Interi oscuri, di Greg Egan

Biblioteca di un sole lontano riporta nelle librerie digitali italiane uno degli scrittori che meglio racconta la hard science fiction. La collana curata da Sandro Pergameno ha infatti recentemente tradotto e pubblicato il racconto “Interi Oscuri” (Dark Integers, 2007) di Greg Egan, che si colloca idealmente in continuità con “Luminous” (i lettori italiani possono leggerlo nell’omonima antologia pubblicata da Urania diversi anni fa). Questa prima edizione italiana è impreziosita dai toni onirici della copertina firmata da Tiziano Cremonini.

 

Dalla quarta (virtuale) di copertina:

Bruno, Alison, e Yuen sono in contatto da anni con i matematici di una Terra parallela dove esistono assiomi e leggi della matematica differenti da quelli che regolano la nostra esistenza: un universo fondato sugli “interi oscuri”, numeri anomali che la nostra scienza non è in grado di spiegare, come avviene per la “materia oscura” presente nel cosmo e al di fuori delle teorie da noi accettate. I tre studiosi comunicano con “Sam”, un esperto analogo dell’altro lato, e sono riusciti per molto tempo a mantenere uno stato di pace tra i due mondi, anche se dall’altra parte nulla è mai stato condiviso in termini di conoscenza. La trasparenza e sincerità dei nostri eroi viene tuttavia messa in pericolo dall’intervento di un nuovo fattore: un fisico australiano spinto da una straripante ambizione, che viene a scoprire l’esistenza dell’universo parallelo e a intromettersi in un gioco assai più grande di lui. Riusciranno i tre studiosi a salvare la Terra e i buoni rapporti con gli abitanti del “lato oscuro”?

Un racconto di “hard sf” di straordinaria intensità, che ribadisce ancora una volta l’originalità di un grande scrittore dei nostri tempi.

 

La narrazione prende il via diversi anni dopo gli eventi narrati in “Luminous”. Tutto ruota intorno alla matematica e alla comunicazione con una “terra parallela” esistente in un universo contiguo al nostro, dove però la matematica presenta leggi diverse da quelle del nostro universo. Cosa accade in quell’oscuro confine tra i due universi? Come possono i due universi interagire tra loro? E soprattutto: possono coesistere senza scontrarsi, senza entrare in conflitto?

Come suo solito, Egan fa della speculazione scientifica il suo cavallo di battaglia, pur lasciando molto all’immaginazione del lettore. Di fondo, esulando dalle incursioni più o meno dettagliate nella matematica (oscura), il racconto ricorda l’idea alla base di Neanche gli Dei (The Gods Themselves), splendido romanzo di Isaac Asimov pubblicato ormai quasi 50 anni fa. Diverso è però l’approccio alla storia, tanto Asimov glissava sulla scienza nascosta dietro al romanzo, tanto Egan tenta continuamente di inserirla nella narrazione. Del resto, chi conosce l’autore lo sa bene, si tratta del marchio di fabbrica di uno degli scrittori più originali degli ultimi decenni. Egan si ama o si odia, a seconda di quanto si apprezza il suo stile, ma di certo non lascia indifferenti.