I Mangiatori di Loto, di Stanley G. Weinbaum

Se fosse esistita una qualunque forma di vita più evoluta avrebbe sterminato da molto tempo quei diavoli feroci. – Ma Pat si sbagliava completamente…
(trad. di Giulio Bruno)

 

Trama:

“La storia narra dell’esplorazione del lato oscuro di Venere da parte di una coppia di esploratori, Hamilton “Ham” Hammond e Patricia Burlingame, uno americano, l’altra inglese, appartenenti a due imperi divisi che hanno colonizzato il pianeta ma uniti dal loro amore. All’interno di un’avventura romantica tra pericoli naturali e mostri disumani ci sarà anche l’incontro indimenticabile con Oscar, un bizzarro e intelligente alieno di straordinaria natura.”

 

Esistono opere e soprattutto scrittori il cui contributo è stato essenziale per l’evoluzione di un genere letterario. Nel caso della fantascienza non si può non citare lo statunitense Stanley G. Weinbaum (1902-1935), autore che con una manciata di romanzi e una ventina di racconti appena, causa morte prematura, ha trasformato la letteratura fantascientifica, contribuendo a farla diventare un genere “adulto”.

Nella fattispecie, Weinbaum con il racconto “Un’odissea marziana” (A Martian Odyssey, 1934) e altre opere successive, come questo “I Mangiatori di Loto” (The Lotus Eaters, uscito per la prima volta nell’aprile del 1935 su Astounding Stories e appartenente al ciclo di avventure di “Ham” Hammond e Patricia Burlingame), scatenò una vera e propria rivoluzione, destinata a mutare drasticamente la concezione dell’alieno nell’immaginario del lettore. Lo scrittore, originario del Kentucky, mise da parte gli stereotipi sino allora accettati dalla fantascienza, che non si curava di approfondire la psicologia delle creature extraterrestri, introducendo il lettore a mentalità completamente aliene da quella umana, portatrici di processi di ragionamento del tutto diversi da quelli comunemente accettati; non irrazionali bensì obbedienti ad altri parametri di logica. All’apparenza un piccolo passo, quello compiuto dal pioniere Weinbaum, che però ha aperto al genere infiniti orizzonti di sviluppo.

Proprio per l’importanza storica rivestita da questo sfortunato autore, scomparso a soli trentatre anni per un cancro ai polmoni, la collana “Biblioteca di un Sole Lontano” di Sandro Pergameno ha deciso di riproporre al pubblico italiano il racconto “I Mangiatori di Loto” (l’ultima edizione nostrana risaliva al 1982), con una nuova traduzione a cura di Giulio Bruno. Immancabile e splendida, come sempre, la copertina firmata dall’artista Tiziano Cremonini.

 

Stanley G. WEINBAUM, I MANGIATORI DI LOTO (The Lotus Eaters, 1935), trad. di Giulio Bruno, Delos Digital, collana Biblioteca di un Sole Lontano, pubblicazione digitale, prezzo 1,99 €, 2018.