Profilo di Poul Anderson

Il blog collettivo CDUSL è lieto di inaugurare il 2021 con la pubblicazione del profilo di Poul Anderson, a cura dell’amico Claudio Battaglini, parte della lunghissima fila di profili scritti in origine per il gruppo Facebook “Best Sagas”. Ovviamente viene colta l’occasione per augurare a tutti gli appassionati e le appassionate le migliori letture per l’anno appena iniziato.
La redazione
Poul Anderson in una foto degli anni ’70

Lancia un incantesimo
e intessilo con cura:
polvere e rugiada,
e notte e te.

REGINA DELL’ARIA E DELLA NOTTE
(The Queen of Air and Darkness, The Magazine of Fantasy & SF, aprile 1971, trad. di Alfredo Pollini)

Poul Anderson (25 novembre 1926 – 31 luglio 2001) è un altro grande scrittore, che ha saputo cimentarsi nella SF più classica, nel fantasy, nello science fantasy sempre con grande abilità, creando opere indimenticabili. E anche nel suo caso gli scaffali delle librerie hanno ben poco, se non nulla.
Nasce in Pennsylvania da genitori scandinavi, vivrà in Danimarca per un breve periodo prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1948 si laurea in Fisica all’Università del Minnesota; questi studi, uniti alla sua conoscenza della letteratura scandinava avranno grandi ripercussioni sulla sua carriera da scrittore.
Sempre nel Minnesota passerà i suoi primi anni da scrittore, facendo parte della Minneapolis Fantasy Society, con altri illustri compagni, Clifford D. Simak e Gordon R.Dickson, con loro condividerà la passione per l’America rurale e per la natura, a volte la sua visione politica e sociale verrà considerata, non del tutto correttamente, conservatrice. Il suo debutto nella SF avviene con il racconto A MATTER OF RELATIVITY su Astounding nel settembre del 1944. Seguiranno TOMORROW’S CHILDREN (con F.N. Waldrop) e il seguito, LOGIC, entrambi su Astounding nel 1947, dove si parla di una America del dopo catastrofe in seguito alla Terza Guerra Mondiale. Anderson negli anni ’40 non scrive moltissimo, ma a partire dal 1950 la sua produzione aumenta, alcuni dei suoi racconti di quel periodo sono presenti nella raccolta ALIGHT IN THE VOID (1991).
Probabilmente non ci sarà bisogno che lo dica, ma anche per lui moltissime sono le opere tuttora inedite in Italia, anche se fortunatamente molte cose sono apparse anche qui da noi.
Il suo primo romanzo è LA CITTA’ PERDUTA (Vault of the Ages, 1952), uno YA nel quale il giovane protagonista, in una Terra devastata, combatte contro i tabù antiscientifici e superstiziosi della sua cultura.
Ed ecco arrivare romanzi più conosciuti dalle nostre parti, QUOZIENTE MILLE (Brain Wave, 1953-1954), il bel TRE CUORI E TRE LEONI (Three Hearts and Three Lions, 1953) e I PROTEIFORMI (War of Two Worlds, 1953). Nel terzetto troviamo i semi della sua futura produzione, SF hard, Space Opera, fantasy, Anderson riesce a miscelare sapientemente e con intelligenza i suoi interessi scientifici e le sue fantasie più sfrenate. In TRE CUORI E TRE LEONI il protagonista si ritrova trasportato dalla Seconda Guerra Mondiale a un mondo parallelo, in un regno fatato a combattere le forze del Caos. Con un certo tono umoristico si discosta dai toni più crepuscolari che contraddistingueranno il suo fantasy degli anni successivi.
QUOZIENTE MILLE è uno dei suoi romanzi più famosi, considerato tra i migliori, la Terra per milioni di anni è in una zona della Galassia che inibisce tra le altre cose anche le funzioni cerebrali. Uscendo da questa zona avviene un immediato aumento del livello di intelligenza. Gli esseri umani superevoluti abbandoneranno il nostro pianeta per le stelle, lasciandosi dietro persone con carenze intellettive e gli animali. Una conclusione che ricorda Simak. Il romanzo influenzerà anche UNIVERSO INCOSTANTE (A Fire Upon the Deep, 1992) di Vernor Vinge.
Dopo QUOZIENTE MILLE Anderson si adagia su una produzione di routine, con Space Opera come IL RITORNO DELL’EXPLORER (No World of Their Own, 1955) e HANNO DISTRUTTO LA TERRA (After Doomsday, 1962). Talvolta scriverà sotto pseudonimo, come A.A. Craig, Winston P. Sanders e Michael Karageorge. In questi anni inizierà anche a scrivere racconti e romanzi della Lega Polesotecnica (Technic History) che comprenderà due sequenze separate. Una incentrata su Nicholas van Rijn, mercante spaziale e l’altra, che avviene circa 300 anni dopo, quando un Impero Terrestre, che ha preso il posto della Lega, corrotto e decadente, si trova a scontrarsi con altri imperi stellari. Il personaggio principale è l’agente terrestre Dominic Flandry, che Anderson svilupperà sempre di più nel corso degli anni. I romanzi sono parecchi e la cronologia abbastanza intrecciata, ne riporto alcuni: VAN RIJN – LA GUERRA DEGLI UOMINI ALATI (War of the Wing-Men, 1958), IL MERCANTE DELLE STELLE (Trader to the Stars, 1964), MONDO ROVENTE (Satan’s World, 1969), MIRKHEIM(Mirkheim,1977) e IL POPOLO DEL VENTO (The People of the Wind, 1973); FLANDRY – BATTAGLIE STELLARI o GUARDIAMARINA FLANDRY (Ensign Flandry, 1966), SCACCHIERA FRA LE STELLE (A Circus of Hells, 1970), MONDI RIBELLI (The Rebel Worlds, 1969), l’Editrice Nord raccoglierà diversi romanzi e racconti in tre grossi volumi dedicati a Dominic Flandry che comprendono anche CAVALIERE DI SPETTRI E D’OMBRE (A Knight of Ghosts and Shadows, 1974) e UNA PIETRA NEL CIELO (A Stone in Heaven, 1979), infine IL GIOCO DELL’IMPERO (The Game of Empire, 1985) che ha come protagonista la figlia di Flandry.
La Lega Psicotecnica (Psycotechnic League) è un’altra serie, uscita solo parzialmente in Italia, comprende romanzi come LE NEVI DI GANIMEDE (The Snows of Ganymede, 1955) e I NOMADI DELL’INFINITO (Star Ways, 1958).
Altro ciclo molto conosciuto è quello della Pattuglia del Tempo (Time Patrol), storia alternativa, polizia temporale, varie raccolte di racconti che troviamo in I GUARDIANI DEL TEMPO (Guardians of Time, 1960), e altre antologie come LO SCUDO DEL TEMPO (The Shield of Time, 1990) e LA PATTUGLIA DEL TEMPO (Time Patrol, 1991). Il ciclo History of Rustum è inedito in Italia.
Con Gordon R.Dickson scriverà la divertente serie dei pelosi Hoka, che non comprendono metafore e cose simili, prendendo tutto quello che viene loro detto per verità. Da noi è uscito HOKA SAPIENS (Earthman’s Burden, 1957).
Poul e Karen Anderson in una foto degli anni ’50

Escono anche le serie fantasy King of Ys, pubblicato solo ROMA MATER (Roma Mater, 1986) e The Last Viking (1980), scritte con la moglie Karen Anderson, anche se non risulta accreditata nella seconda serie.

Negli USA, a mettere un po’ d’ordine nella sua sterminata serie di racconti (e qui da noi?), esce COLLECTED SHORT WORKS OF POUL ANDERSON, opera in sette volumi che parte con Call Me Joe (2009) e termina con Question and Answer (2017).
Anderson nella sua carriera produrrà 85 romanzi e centinaia di racconti, ma lascerà nella SF una traccia meno definita ad esempio rispetto a un Isaac Asimov.
Sarà presidente della SFWA nel 1972-73, riceverà ben sette premi Hugo, ma solo per la sua produzione breve, forse la sua cosa migliore, IL VIAGGIO PIU’ LUNGO (The Longest Voyage, 1961), NESSUNA TREGUA CON I RE (No Truce with Kings, 1963), LA COMUNIONE DELLA CARNE(The Sharing of Flesh, 1968), REGINA DELL’ARIA E DELLA NOTTE (The Queen of Air and Darkness, 1971), vincitore anche del Nebula, ORFEO SECONDO (Goat Song, 1972), Nebula anche lui, LA LUNA DEI CACCIATORI (Hunter’s Moon, 1978) e IL GIOCO DI SATURNO (The Saturn Game, 1981), anche Nebula. L’unico romanzo a vincere un premio sarà il suo ultimo, GENESIS (2000), insignito del John W. Campbell Memorial Award nel 2001.
Cos’altro, tra il tanto che rimane, ricordare? CROCIATA SPAZIALE (The High Crusade, 1960), dove un’astronave aliena piomba nell’Europa medievale e permetterà al protagonista, il Barone Roger e i suoi alleati di andarsi a creare e conquistare un nuovo regno feudale tra le stelle. TAU ZERO (Tau Zero, 1967), un’affascinante avventura cosmologica a cavallo della relatività. GLI IMMORTALI (The Boat of a Million Years, 1989), dove un gruppo di esseri umani, divenuto immortale, attraverso i millenni punta alla conquista dell’infinito, ma dovrà combattere contro qualcosa che minaccerà il loro progetto e tutto il genere umano. La sua ultima serie, The Guthrie Family, quattro romanzi compresi tra il 1993 e il 1997, è inedita in Italia.
LE GALLERIE DEL TEMPO (The Corridors of Time, 1965), IL VAGABONDO DEGLI SPAZI (The Byworlder, 1971), L’ETA’ DEL FUOCO (Fire Time, 1974), un romanzo considerato minore che amo molto, LA DANZATRICE DI ATLANTIDE (The Dancer of Atlantis, 1972), splendido per magia ed inventiva, il ciclo delle MONTAGNE VOLANTI (Tales of the Flying Mountains, 1970), ORION RISORGERA’ (Orion Shall Rise, 1983).
E in fondo mi lascio, nel fantasy, oltre a I FIGLI DEL TRITONE (The Mermen’s Children, 1979), i miei amatissimi LA SPADA SPEZZATA (The Broken Sword, 1954-1971), un nordico fantasy molto dark e quel piccolo gioiello che è il suo delizioso pastiche shakespeariano TEMPESTA DI MEZZA ESTATE (A Midsummer Tempest, 1974), che fonde in modo appassionato e intelligente La Tempesta e Il Sogno di una Notte di Mezza Estate. Curiosamente le due opere di William Shakespeare che più tardi Neil Gaiman riprenderà per due dei suoi più appassionanti capitoli di THE SANDMAN.
Nel 1978 Poul Anderson per la sua carriera riceverà lo SFWA Grand Master Award e con grande merito nel 2000 entrerà nella Science Fiction Hall of Fame.
Senz’altro uno dei maggiori e più intelligenti scrittori del genere fantastico, con una produzione in cui ho faticato a districarmi per la ricchezza offerta. Anche lui, purtroppo, ben poco presente nelle librerie dei nostri giorni e, almeno così a me sembra, caduto ingiustamente nel dimenticatoio negli ultimi tempi.